L’ultima banca se ne va: Segusino senza sportelli

SEGUSINO. Se ne va da Segusino anche l'Unicredit, l'ultima banca rimasta nel piccolo Comune ai confini con la provincia di Belluno. Da sabato 25 marzo il servizio di sportello non sarà più disponibile. I cittadini dovranno invece attraversare il lungo ponte sul Piave per raggiungere l'altro punto aperto al pubblico a Fener in cui saranno trasferiti automaticamente i loro risparmi. Lo sportello Unicredit era l'unico sopravvissuto dopo il caso delle popolari che aveva coinvolto anche la filiale della Banca Popolare di Vicenza di piazza Roma portandola alla chiusura. Da fine marzo, dunque, sarà vuota anche la sede della Unicredit nella centralissima piazza Papa Luciani. Lo stabile concesso in affitto all'istituto di credito con direzione generale a Milano, è di proprietà del Comune. Il privato ogni mese versava alle casse del comune circa 14 mila euro.
Cifra a cui ora Segusino dovrà temporaneamente rinunciare e che farà sentire un contraccolpo sul bilancio. Si tratta di un locale di circa un centinaio di metri quadrati ad uso commerciale. «Purtroppo - commenta il sindaco Guido Lio - anche le banche fanno i loro interessi trovandosi in situazioni più difficili del passato.
Non è stato possibile trovare nessuna soluzione alternativa con l'Unicredit, la decisione della sede centrale è quella di chiudere le filiali più piccole e lasciare i locali in affitto a favore di quelli di proprietà come Fener». Non è previsto nemmeno il mantenimento del servizio di sportello esterno per il prelievo di denaro (bancomat).
Dunque nel Comune di Segusino dal 25 marzo le uniche operazioni bancarie ammesse saranno quelle effettuate da casa on-line. È questa propensione al virtuale, per Lio, una concausa della chiusura degli sportelli fisici. «Il destino - continua il primo cittadino - è quello di fare tutto tramite internet. Certo che, guardando gli effetti di ciò sul territorio, sembra di retrocedere anzichè avanzare. Sembra quasi di essere tornati agli Anni Settanta-Ottanta dove non vi era la presenza di quasi nessun servizio nel Comune».
Da qui l'appello di Lio perchè un'attività alternativa alla filiale della banca in chiusura si faccia avanti per subentrare nella locazione dell'immobile che altrimenti resterebbe desolatamente vuoto in pieno centro cittadino. Tramite un bando pubblico i locali di piazza Papa Luciani potranno essere nuovamente concessi in affitto anche ad una cifra inferiore all'attuale basata su termini e condizioni ormai sorpassati.
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