Lucia Manca è stata uccisa Ora si indaga per omicidio

di Carlo Mion
Giallo di Lucia Manca, ora si indaga per omicidio a carico di ignoti. La Procura di Venezia, che ha ricevuto gli atti da Vicenza, ha modificato l’ipotesi di reato. E dalle indagini emerge un particolare importante: l’utenza telfonica del marito Renzo Dekleva sarebbe stata intercettata nella zona dell’altipiano di Folgaria nelle ore della scomparsa di Lucia. Quando tra luglio e agosto scorsi vennero organizzate delle battute in Folgaria e lungo le vie di accesso all’altopiano per cercare Lucia Manca, i carabinieri perlustrarono anche la zona sottostante il viadotto di Sant’Agata, a Cogollo Del Cengio. Cercarono a nemmeno cento metri da dove il 6 ottobre venne rinvenuto lo scheletro che la comparazione del Dna ha consentito di stabilire si tratta dei resti della bancaria. Perlustrarono il terreno sottostante al viadotto della provinciale Valdastico pensando che la donna fosse caduta di sotto o fosse stata eventualmente buttata. Controlli di una zona molto limitata e individuabile dal raggio di caduta di un corpo che vola di sotto dal ponte. A venti metri da lì c’era invece il corpo di Lucia che si stava decomponendo. Un corpo lasciato da qualcuno a dieci metri dal parcheggio che viene utilizzato dagli appassionati che vanno a pescare sull’Astico e da chi va , in estate, a prendere il sole in riva al fiume. I carabinieri di Vicenza avevano cercato lì su indicazione dei colleghi di Venezia. Chi ha lasciato in quel luogo il cadavere di Lucia Manca, conosceva il posto ed è difficile pensare che ci sia finito casualmente. Voleva inscenare un suicidio? Il luogo, infatti, è risaputo viene scelto da chi decide di farla finita con la vita e si butta di sotto. Impensabile che la donna sia andata volontariamente a morire in quel posto e che sia morta per cause naturali. Da stabilire ancora come sia morta, o meglio come sia stata uccisa. Infatti gli esami, che sta svolgendo il medico legale di Vicenza Andrea Galassi, sono complessi considerato che si tratta di uno scheletro con piccoli pezzi di tessuto mole. Sullo scheletro non ci sono fratture, quindi segni di violenza. Allo stato il medico non può di certo dire se la donna è stata ammazzata con una coltellata oppure con un colpo di arma da fuoco. Potrà stabilire, invece, se è stata avvelenata oppure soffocata.
Nel caso vengano trovate tracce di veleno nel tessuto delle ossa oppure fibre di un qualche materiale nella bocca. Entro un mese dovrebbero arrivare le risposte del medico legale.Le indagini dei carabinieri della compagnia di Mestre e del Nucleo Investigativo proseguono per capire chi ha ammazzato la donna e come è arrivato il suo corpo a Cogollo del Cengio.
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