Luca e Dario, sulle rotte dei migranti in America centrale

CASTELFRANCO. Venerdì 24 luglio due fotografi del Collettivo Fotosocial partiranno per il Guatemala per documentare il lungo viaggio dei migranti centroamericani verso gli Stati Uniti. Il viaggio...
Di Daniele Quarello

CASTELFRANCO. Venerdì 24 luglio due fotografi del Collettivo Fotosocial partiranno per il Guatemala per documentare il lungo viaggio dei migranti centroamericani verso gli Stati Uniti. Il viaggio della speranza dei poveri del Centr’America attraverso il Guatemala, il Messico e infine (in alcuni casi) gli Usa. A percorrere questa rotta sarà Luca Toffolon, 33 anni, di Bessica di Loria, già autore di un reportage sui rifugiati africani nel territorio trevigiano. Con lui Dario Antonini, 31 anni, riesino ma residente a Castello di Godego, ex cantante dei Los Massadores. Sceso dal palco, Antonini ha intrapreso degli studi che l’hanno portato a diventare un “mediatore artistico” ovvero colui che utilizza fotografia e video per documentare situazioni particolari, di disagio o di povertà, con l'obiettivo di migliorare il benessere delle persone e le relazioni sociali tra gli individui. Il viaggio sulla rotta dei migranti durerà un mese, porterà i due fotografi del Collettivo Fotosocial (www.collettivofotosocial.com), a passare per una decina di case del migrante, scalabriniane e diocesane, su autobus locali o spostamenti a piedi. Ci sarà anche il viaggio ne “La Bestia”, il treno merci che attraversa lo stato messicano dal Chiapas per portare i migranti alla frontiera Nord con gli Usa. Un percorso assai denso, partendo dal Guatemala, per arrivare in Messico, passando per Città del Messico, Nuevo Laredo e Tijuana. Infine l’attraversamento della frontiera e l'arrivo a Los Angeles in California. L’obiettivo è di raccogliere i racconti dei migranti, comprendere i perché della scelta di partire, le paure, i sogni, imprimendo il tutto nelle fotografie scattate durante il percorso. Non è la prima volta che Dario Antonini, fondatore di Terrefotolab e docente di fotografia (terrefotolab@gmail.com), affronta la questione migratoria centroamericana. Ha già prodotto un reportage sulla deportazione dei migranti guatemaltechi e ricerche fotografiche sulle case del migrante di Nuevo Laredo (frontiera Nord), Città del Guatemala e Tecùn Umàn (frontiera Guatemala/Messico). «Mi piacerebbe lavorare anche con i migranti in Italia», spiega Antonini, «data l’emergenza. Mi concentrerò su tutte le condizioni di “muro”, dove la migrazione, il sogno, la diversa condizione di vita è stata decisa da un muro, da un cancello controllato a vista, da un limite creato per dire “ti te ghe da star casa tua”».

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