L’Ostile raddoppia, Toni Spin fa la sala da tè

È finita la non estate 2014, che per il settore dei locali pubblici è stata durissima, e in centro è ripreso il valzer dei locali. Con numerose novità.
Chi raddoppia. In tempi di grandi fatiche, c'è chi parte in contropiede. Come l'osteria Ostile di via Inferiore. Già fra i fautori della pedonalizzazione della strada, ora Matteo Abbiati e lo chef Fabrizio Chies hanno deciso di allargarsi rilevando anche il negozio a fianco. «È il momento delle scelte forti», dicono i due. E così è nata un'altra spaziosa sala, con gli inconfondibili tavolini e decorazione a... cascate di bottiglie
Chi si amplia. Sempre in via Inferiore, proseguono i lavori da “Toni Spin“, che si espande con due dependance: l'enoteca e la sala da tè, entrambe dall'altra parte della via. Alfredo Sturlese conta di terminare quanto prima i lavori
Chi riapre. In via sant'Antonino ha riaperto venerdì sera i battenti la trattoria “Vecia3 viso“, che i più anziani ricordano come il bar Juve. Iniziativa di Alberto Balcon, già al Palace di Bergano e al Bhr, che sarà coadiuvato da Marco Bredariol in cucina e da Mario Sartor in sala. Linea rigorosamente territoriale, antichi sapori della tradizione e atmosfera familiare.
Chi chiude. Non è durata molto l'avventura del “Reborn“, bar di piazza San Vito. Il nome alludeva alla rinascita del bar, il luogo dove il titolare Lele Barbisan si suicidò nel 2012. I gestori stranieri cui Daniela Zanco, figlia del notissimo ristoratore Renato, aveva affidato il locale hanno interrotto l'attività, e adesso il locale è nuovamente in attesa di futuro.
Nuove gestioni. La più imminente sembra quella del caffè Vergnano a San Leonardo, chiuso dal 30 luglio. A rilevare la gestione dovrebbe essere la famiglia Cescato, che già ha il Fuoroi Luogo Caffè a Montebelluna. Ma si parla, in piazza e dintorni, di altri due arrivi molto significativi, per la movida della città. Il primo a San Tomaso, dove potrebbe riaprire il “Mama Mia“ chiuso da alcuni mesi. E l'altro all'Università, alla “Corte sconta“. Due luoghi di grande passaggio, che potrebbero rivedere i fasti passati.
Grotta, Oscar lascia?. Ma l'ultimo rumor riguarda l'osteria la Grotta di via Cornarotta, uno dei locali più caratteristici e carichi di storia dell'intero centro storico, con un suo particolare fascino sotto le volte tardomedievali. I bene informati assicurano che Oscar Massarin, dopo quasi 46 anni di impeccabile servizio, potrebbe lasciare, perché ha ricevuto un'offerta molto ghiotta. Chi subentra? Si parla di un ristoratore dell'Opitergino Mottense.
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