Loria. Va a correre nel campo sportivo, runner rischia di finire impallinato da un cacciatore

Runner si vede capitare davanti all’improvviso un cacciatore armato di doppietta. Spara due colpi, poi si dilegua. Indagini della polizia, videocamere al vaglio
Agostini Bessica parcheggio del campo sportivo
Agostini Bessica parcheggio del campo sportivo

LORIA. È partito per fare una corsetta in un percorso protetto, ma ha rischiato comunque di fare la fine... del leprotto: impallinato da un cacciatore. È successo ieri mattina tra le 7 e le 8 nel campo sportivo di Bessica, dove un runner tutto poteva aspettarsi meno che a un certo punto irrompesse nel campo un cacciatore che, nel tentativo di prendere una lepre, si mettesse a sparare sulla pista, senza curarsi di che fine facessero i pallini.

Che, rimbalzando sull’asfalto, potevano anche ferire qualcuno. Evidentemente quella lepre era un preda sulla quale aveva puntato da tempo e che gli stava dando parecchio filo da torcere, perché il cacciatore non si è neppure accorto che – cammina cammina – era arrivato nel bel mezzo del centro abitato, dove ovviamente è vietatissimo sparare.

Ma proprio lì, nel campo sportivo, quella “perfida lepre” aveva deciso di sgranchirsi un po’ le zampe. E il cacciatore non è riuscito a trattenersi.

Può essere anche che il cacciatore del problema si sia completamente disinteressato, pensando che nessuno avesse da recriminare su due colpi di fucile sparati di prima mattina.

Sta di fatto che ieri a Bessica non si parlava d’altro, sia per un atto così inconsulto sia perché è avvenuto all’interno di una struttura sportiva che in nessun modo ha a che fare con la pratica venatoria.

E che viene scelta per correre senza pericoli grazie alla presenza di una pista in asfalto, utilizzata anche dai ciclisti. Tanto che... la lepre stessa deve aver pensato di potervisi “allenare” in tutta tranquillità.

Ora per il cacciatore si prospettano guai seri: il suo comportamento è stato immediatamente segnalato alla polizia provinciale, competente sulla materia della caccia, la quale ha già avviato le indagini. Ieri in tarda mattinata gli agenti sono arrivati a Bessica per sentire i testimoni, al fine di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti.

Ma non solo: l’impianto sportivo è infatti dotato di un sistema di videosorveglianza. Attraverso l’acquisizione delle immagini potrebbe essere possibile individuare il responsabile.

Se individuato il cacciatore avrà difficoltà a trovare una scusa plausibile: la caccia è infatti vietata a una distanza di cento metri da case, fabbriche ed edifici adibiti a luoghi di lavoro, ma anche a cinquanta metri da qualsiasi strada. E gli spari sono vietati nei centri abitati o nelle loro adiacenze.

«Non ci sono commenti per un gesto così inaudito e gravissimo, assolutamente da condannare in quanto ha messo a rischio la sicurezza di coloro che stavano utilizzando la pista», dichiara il sindaco di Loria Simone Baggio.

«Da verificare, ma questo è secondario, anche se ieri si poteva uscire a caccia. Ci sono delle regole precise da rispettare circa la distanza di sicurezza che si deve tenere a tutela della incolumità altrui e dove si può sparare e dove è vietato. Ora attendiamo gli esiti delle indagini della polizia provinciale che potrebbero anche avere anche conseguenze penali». —

Davide Nordio

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