L’Ordine di Malta possiede il 20% di tutta Spresiano

Duecentosessanta ettari, un’azienda agricola, la Cantina Beato Gerardo Remo Mosole: «Sono ossi duri, ho pagato cari i loro terreni per la mia cava»
SPRESIANO. Non c'è agricoltore del paese che su quei terreni non ci abbia lavorato, non c'è sindaco che con la croce ottagona non vi abbia avuto a che fare, non ci sono piani urbanistici che possano ignorare questo interlocutore. A Spresiano, anche solo per realizzare un'opera pubblica, è quasi scontato dover bussare alla porta del Gran Maestro o dell'Ambasciatore.
 
Il Sovrano Militare Ordine di Malta è padrone di mezza Spresiano: una delle proprietà più estese d’Italia, oltre due milioni e mezzo di metri quadrati con il cuore a villa Giustiniani e le braccia nei terreni tutto intorno. Tolti gli ettari dell'area tutelata del Piave, l’Ordine di Malta possiede il 20 per cento del territorio comunale, per il quale peraltro non paga un euro di Imu, vista la destinazione agricola. Una presenza costante e ingombrante ancora oggi, che condiziona lo sviluppo del paese.
 
 
Il patrimonio è il frutto dei possedimenti accumulati a Spresiano dai nobili veneziani Giustinian-Recanati in tre secoli. Poi il conte Lorenzo Giustiniani, a metà dell'800, prima di morire fece scrivere nel testamento che il patrimonio di famiglia andava trasmesso a 12 figli e avrebbe dovuto rimanere indivisibile. Una volontà rispettata dai cinque figli maschi che si rivolsero proprio all'Ordine di Malta per fondare, alcuni anni dopo, la Commenda Giustiniani Recanati.
 
FERRAZZA AG.FOTOFILM SPRESIANO AREE AGRICOLI PROPIETA' ORDINE DI MALTA, IN FOTO VILLA GIUSTINIANI
FERRAZZA AG.FOTOFILM SPRESIANO AREE AGRICOLI PROPIETA' ORDINE DI MALTA, IN FOTO VILLA GIUSTINIANI
 
E in quel momento per Spresiano è cambiato tutto. Perché Villa Giustiniani, con tutti i terreni, è diventata di proprietà dello Smom, che l'ha concessa in usufrutto ai discendenti dei nobili. Dal 1969 non ci abita più nessuno, l'ultimo a viverci è stato il conte Giovanni Brunelli. Ma il figlio sposandosi con una nuova nobile, ha perso quei 4/4 di sangue blu compromettendo la linea ereditaria. E allora l'usufrutto è passato nelle mani dei conti Sandi di Rovigo, che però a Spresiano non hanno mai voluto vivere. Oggi la Commenda Giustiniani è una vera e propria azienda, incentrata sull'agricoltura, che circonda il centro abitato.
 
Ai 260 ettari a Spresiano, in cui si coltivano alberi da frutto e cereali, se ne sono aggiunti altri 35, acquistati a Nervesa dove ha sede la cantina Beato Gerardo. L'Ordine di Malta infatti si è imposto il compito di tutelare il patrimonio e di non ridurlo. Pertanto a ogni vendita, o esproprio, corrisponde l'acquisto di un'altra area. E' andata esattamente così per la cantina di Nervesa. Remo Mosole per ampliare la cava Borgo Busco proprio all'Ordine di Malta ha dovuto rivolgersi, proprietario di tutti i terreni che circondavano il sito estrattivo.
 
«Mi hanno pelato», oggi confessa, «ho dovuto pagare parecchio quegli appezzamenti. L'Ordine di Malta è molto attento al denaro». E lo Smom quel ricavo lo ha reinvestito, comprando a Nervesa i terreni per produrre prosecco Docg. Il patrimonio della Commenda Giustiniani a Spresiano è mutato negli anni, e si è ridotto a causa di vendite e qualche esproprio. Anche l'area davanti all'Odissea, in via Volta, era dell'Ordine cavalleresco, che l'ha venduta dando il via alla realizzazione dell'edificio direzionale e commerciale che oggi si affaccia sulla Pontebbana. Lo Smom ha poi acquistato altrove, senza contrarre troppo il patrimonio.
 
Ancora oggi la Commenda Giustiniani è una delle più importanti in Italia, probabilmente la seconda per estensione. Nella Marca, oltre al 20% di Spresiano, possiede una tenuta a Chiarano (Il Noceto) e l’azienda agricola di Nervesa. Con così tante proprietà, che in passato hanno mantenuto diverse famiglie di mezzadri, Spresiano è costretta a fare i conti tutti i giorni. E non è semplice. Perché l'Ordine di Malta è sì un ordine religioso cavalleresco ma è anche uno «Stato sovrano senza territorio», che intrattiene rapporti diplomatici, immatricola veicoli con targa Smom concessa dal Ministero della Difesa e rilascia passaporti, è membro osservatore dell'assemblea generale dell’Onu, ha una sede extraterritoriale a Roma. Andreotti, Scalfaro, Cossiga ne facevano parte, il tesoriere dello Smom Ernst von Freyberg, fino al 2014 è stato presidente dello Ior. Insomma, una potenza.
 

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