Lo schianto di Monastier: Angelo, 18 anni, aveva solo il foglio rosa

Il ragazzo ha perso il controllo della Benelli 300: è morto sul colpo. Studiava per diventare parrucchiere, era figlio unico. Il paese sotto shock

MONASTIER. Ha dato gas alla sua Benelli 300, comprata da poco, ma su quel tratto di via Pellegrini deve aver perso il controllo: la moto è schizzata per toccare prima un albero e poi finire la sua corsa impazzita contro quello successivo, a poca distanza dall’incrocio con via Caduti in Guerra.

Una collisione tanto violenta quanto fatale: Angelo Pellin, 18 anni, studente del centro di formazione professionale San Luigi di San Donà, è morto praticamente sul colpo.

Vani i disperati tentativi dei soccorritori sul corpo del ragazzo esanime sull’asfalto della carreggiata: sul posto è arrivato in pochi minuti l’elicottero del Suem, levatosi in volo dal Ca’ Foncello.

Voleva fare il parrucchiere, Angelo. Gli piacevano le moto e lo sport. Una morte due volte assurda, perché Angelo non sarebbe dovuto essere lì. Non aveva ancora la patente, ma solo il foglio rosa che autorizza i maggiorenni a condurre le moto solo in particolari condizioni, su strade non trafficate e non di grande percorrenza, e non in orari di punta.

Angelo ha invece forzato i limiti imposti dalla legge, e a nulla sono valse le ripetute raccomandazioni dei genitori, soprattutto sulla velocità, in questa fase che avrebbe dovuto precedere l ’esame per ottenere la patente tanto agognata da Angelo per la moto che tanto amava. In quel tratto di via Pellegrini, strada urbana, vige il limite di 50 chilometri orari. La sua passione per le moto, e l’ebbrezza della velocità, gli sono state fatali.

Il terribile incidente è avvenuto il 23 marzo poco dopo le 16. Spetterà ora agli agenti della polizia locale di Monastier (consorziati con i colleghi di San Biagio e Zerman) ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente mortale.

In pochi minuti la notizia dell’incidente ha fatto il giro del paese. Sul posto è giunta anche la sindaca di Monastier, Paola Moro, che con la comandante della municipale consortile, Barbara Ciambotti, ha poi voluto personalmente avvertire della tragedia i genitori del ragazzo: papà Davide, autotrasportatore nell’azienda di via Roma, e mamma Barbara. Angelo era figlio unico.

I Pellin sono conosciutissimi, non solo a Monastier. Il paese è sotto shock. —


 

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