Lo Iuav abbandona Treviso «Sui fondi solo incertezze»

Iuav lascia la città di Treviso e torna a Venezia. Dall’essere una possibilità concreta è diventata certezza. Sancita nero su bianco da una nota tanto stringata quanto “tranchant” del Senato Accademico dell’università Iuav di Venezia. «Valutate le risorse a disposizione dell’ateneo, il Senato ha constatato l’impossibilità di investire fondi per garantire la permanenza dei corsi di studio di design e di design della moda nelle sedi di Treviso».
Per il prossimo anno accademico i corsi di design della moda e disegno industriale torneranno a Venezia: 600 persone tra studenti, docenti e personale amministrativo che per oltre 10 anni hanno gravitato a Treviso. Ieri si è tenuta un’assemblea con gli studenti per comunicare gli imminenti sviluppi. Ad incidere sulla decisione un parere della Ragioneria generale di Stato che ha stabilito che tra le finalità perseguite dai fondi sempre più risicati della Ccia non può essere previsto il finanziamento a università. Impossibile per lo Iuav sostenere autonomamente le spese d’affitto della sede universitaria trevigiana. All’incirca 500 mila euro. E pensare che dopo anni di incertezza era stata individuata all’Appiani una nuova sede congeniale che avrebbe potuto ospitare entrambi i corsi, dal prossimo anno. Un progetto andato in fumo. Non senza polemiche, sulla scia di quelle legate alla decisione di non svolgere più a Treviso l’edizione 2015 di Modesign. «Dispiace constatare l’assenza di un segnale di interesse e di impegno da parte dei soggetti politici e delle realtà imprenditoriali trevigiane, specialmente in considerazione della più che positiva e fruttuosa integrazione che si è consolidata nel corso degli anni tra le filiere formative di design e di design della moda Iuav e il tessuto produttivo del territorio» continua la nota.

«C'è dispiacere e amarezza per questo addio e per la mancanza di chiarezza che lo ha preceduto. I rapporti sono sempre a due, l'istituzione e la città, e in questo caso ritengo sia venuta meno la volontà politica di tenere questa nostra realtà a Treviso. E' un peccato, ma bisogna anche capire quando le cose finiscono e quando le esperienze si esauriscono, è necessario, e adesso siamo arrivati al punto». Maria Luisa Frisa, direttore del corso trevigiano di Design della Moda, commenta così l'annuncio ufficiale del trasferimento del suo corso a Venezia. «I 10 anni dell'esperienza di Treviso sono stati molto belli e molti intensi. Il corso di laurea di Design della moda è cresciuto e ha messo a fuoco il progetto. E' stato una realtà di valore anche per il territorio che lo ha ospitato. Ne sono certa», continua Frisa, «in questi anni ci sono stati dei cambiamenti, non si poteva pensare che la Camera di Commercio potesse continuare a finanziare, ed è sbagliato addossare la responsabilità solo a Camera di Commercio perché le cose evolvono e viviamo in tempi difficili. Doveva esserci un cambio nei referenti ma non c'è stato». E conclude:«Sono convinta che a Venezia il corso continuerà a crescere». «A meno di un miracolo nelle prossime 48 ore il trasferimento è certezza. Ci sono scadenze che dobbiamo rispettare, anche per l’apertura dei nuovi bandi di iscrizione. Resta una grande amarezza. Confidiamo che però non cessi la collaborazione instaurata in questi anni con il territorio trevigiano» dice Medardo Chiapponi, Iuav.
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