Lite tra stranieri, chiuso il Kursaal di Lignano

LIGNANO. Dopo le risse, discoteca chiusa per 15 giorni, fino a sabato 6 agosto.
La Questura di Udine ha notificato ai gestori del Kursaal di Lignano un provvedimento amministrativo che prevede la temporanea sospensione della licenza per due settimane e che è stato adottato sulla base dell’articolo 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. La decisione è stata presa dal questore Claudio Cracovia a seguito di due episodi, collegati tra di loro, che si sono verificati lo scorso week-end.
La ricostruzione dei fatti. Dapprima, verso le 4.15 di domenica 17 luglio, secondo la ricostruzione degli investigatori della Divisione amministrativa e della Squadra mobile, è scoppiata una lite tra alcuni albanesi e un gruppo di stranieri, tra i quali un minorenne. A un certo punto quest’ultimo sarebbe stato raggiunto da un pugno, sarebbe rovinato a terra e avrebbe reagito spaccando in testa a uno degli albanesi una bottiglia di vetro. A quanto risulta alla polizia – le motivazioni e l’esatta dinamica dei fatti sono ancora in fase di accertamento –, gli addetti alla sicurezza del locale sono intervenuti per “dividere” i litiganti e tranquillizzare gli animi che erano particolarmente agitati. Il ragazzino, già ferito, per evitare un’ulteriore rivalsa da parte degli albanesi, si è poi allontanato dalla discoteca. Un’ora e mezza più tardi, verso le 5.30, sempre seguendo gli elementi raccolti finora dalla polizia, gli albanesi, all’uscita del locale, avrebbero chiesto agli amici del minorenne dove fosse andato.E, a seguito di quel colloquio, un secondo parapiglia, ancora più violento, tra schiaffi e spintoni. Finchè un marocchino maggiorenne è finito a terra ed è diventato bersaglio di calci alla testa e al volto. Alcuni dei presenti hanno chiamato il 118 che è intervenuto e ha accompagnato il malcapitato al pronto soccorso di Lignano. Qui le condizioni del paziente sono state giudicate gravi ed è stato dunque disposto il trasferimento all’ospedale di Udine, dove si è reso necessario anche un intervento chirurgico nel tentativo di limitare i danni provocati dalle ferite, in particolare nella zona dell’occhio. Quando il minorenne è rientrato, i suoi familiari hanno notato le contusioni e hanno deciso di chiamare la polizia. Ed è così che sono scattati gli accertamenti. Sul caso indagano i carabinieri di Lignano intervenuti anche domenica notte.
Il ricorso. Contro il provvedimento della questura, che viene adottato per evitare che ci siano ulteriori strascichi della vicenda e a prescindere da ogni responsabilità dell’esercente, i titolari hanno la possibilità di fare ricorso, rivolgendosi al Prefetto oppure al Tar.
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