Liberati tremila avannotti nel Monticano a Fratta

ODERZO. Tremila avannotti di tinca sono stati liberati nel Monticano nel tratto fra il ponte del centro, la passerella pedonale del Salacè e verso Fratta. L’iniziativa, in collaborazione con l’Assessorato alle politiche agricole della Regione, è stata attuata sabato scorso da un gruppo di giovani appassionati dell’associazione Spinning Club Italia. I giovani sono giunti sulle rive del Monticano con i piccoli pesci raccolti in contenitori adatti per il trasporto in sicurezza e poi liberati nel tratto centrale del Monticano collocato fra i due ponti, davanti a Piazza Grande. Luca Passarella responsabile S. C. Veneto spiega: « Da tempo oltre che ad occuparci di pesca spinning facciamo progetti di riqualificazione fluviale con la Provincia e la Regione. Abbiamo liberato circa 3000 avannotti di tinca per garantire il ripopolamento del fiume con specie autoctone che sono minacciate da specie nuove che sono arrivate dall’estero, come il gambero americano, il carassio ed il siluro. Una situazione sempre più difficile per i nostri fiumi ed i canali perché le specie straniere stanno distruggendo le nostre», dive Luca Passarella. Il tratto di Monticano interessato dalla liberazione delle tinche, un tempo era un paradiso per i pescatori di lucci e di anguille. Piero Forner, l’ultimo pescatore del fiume Monticano a Oderzo, ha trascorso la vita a pescare anguille nel Monticano. (G.P.)
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