L'ex Regina Regis chiede il fallimento
In crisi l'azienda di Quinto che distribuiva le Havaianas e il marchio Bjorn Borg

Nella foto sopra una ragazza indossa diverse infradito
Dopo gli anni del successo cresciuto sull'onda delle ciabattine brasiliane Havaianas, arriva una dura sconfitta per Emotional's Dispenser, nuova denominazione sotto cui si cela la Regina Regis di Quinto, ditta che costruì la sua fortuna sulla distribuzione in licenza di alcuni tra i più affermati marchi del fashion system internazionale, come Bjorn Borg.
La lista dei prodotti immessi sul mercato italiano e europeo è lunga, ma su tutti restano le Havaianas, le infradito scoperte più di dieci anni fa da Alberto Regis, titolare dell'azienda insieme alla moglie Alessandra Pivato (appartenente alla famiglia di costruttori di Onè di Fonte), che tornato da un viaggio in Brasile con le allegre flip-flops nella borsa, decise di lanciarle in Italia. L'intenzione, rivelatasi poi vincente, fu quella di aprire un canale di distribuzione dedicato alle infradito di gomma, che in pochi anni diventarono il prodotto best-seller nel comparto. Un successo che lievitò con costanza fino al 2009, quando Havaianas decise di occuparsi in prima persona della commercializzazione dei propri prodotti. Un'operazione che ebbe subito un impatto sugli affari dell'azienda, in grado di assorbire in parte l'urto grazie ai contratti di licenza con altri importanti marchi, come l'australiano Quatha - diventato poi di proprietà - che realizza ricercati capi di moda in pura lana. Nel frattempo era arrivata anche la direzione commerciale della linea di calzature della Dr. Scholl's, e attraverso l'indennizzo seguito alla cessazione del contratto di distribuzione delle Havaianas era stato finanziato il lancio dei nuovi marchi in distribuzione LeDD (a livello internazionale) e Bjorn Borg (per il solo mercato italiano). Prodotti di nicchia, che in un momento di stanca del mercato hanno ridotto il loro apporto al volume d'affari, su cui pesavano oltretutto l'introduzione degli stivali Rain Level (ideati all'interno dell'azienda) e delle Toffole, pantofole venduti nei negozi di grido. Il fatturato 2009 si era attestato sopra gli 8 milioni di euro, con un sostanziale equilibrio secondo i bilanci. In quel periodo il personale attivo si aggirava sulle 25 unità, calate poi nel tempo: tutti amministrativi, impiegati, commerciali ed esperti di marketing, in cerca oggi di nuova occupazione. Nei mesi passati era stata avviata la liquidazione ed erano stati concessi i primi interventi di cassa integrazione per 13 persone rimaste a libro paga, fino ad arrivare al 16 dicembre, data in cui è stata depositata la richiesta in proprio del fallimento. Una notizia che ha colto di sorpresa gli stessi dipendenti, sprovvisti degli ammortizzatori in deroga e che segue in via indiretta il fallimento della Pivato, in cui Alessandra (azionista nel 2009 del 51% di Regina Regis) ricopriva il ruolo di consigliere fino a quando non fu avviato un rimpasto nel cda imposto dalle banche, che ne decretarono poi il fallimento.
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