L'ex cinema Embassy di Treviso diventa una nuova sala esposizioni

TREVISO. Nuova vita per l’ex cinema Émbassy di porta Altinia, chiuso da 3 anni dopo l’avvento della digitalizzazione dei grandi schermi.
I rumors della città dicono che la futura vocazione dell’ex cinema sarà quella di una sala esposizioni moderna, in grado di accogliere mostre di richiamo, rassegne e altre manifestazioni, con flessibilità e versatilità. Non più cinema o concerti, nè i comizi di grandi politici e sindacalisti (tutti quelli degli ultimi decenni, nell’era leghista ci era di casa Bossi che fece pienoni in serie; Renzi dovette parlare in pazza invece, nel 2013 perché c’è era troppa folla e si temeva per la sicurezza; per Cofferati un mare di delegati della Cgil invase cinema e piazzale...)
I lavori di sistemazione dell’ex cinema sarebbero in agenda nei prossimi mesi, e c’è chi dice che il nuovo spazio espositivo, a due passi dalla stazione ferroviaria e all’ingresso del centro storico per chi arriva dalla stazione potrebbe essere pronto per la prossima stagione espositiva , a ottobre.
Potrebbe dunque ospitare l’esposizione sul ventennale dell morte di Lady Diana, annunciata da Kornice. Anche perché la tipologia della mostra - il filone pop tanto caro ad Andrea Brunello, ieri patron di Artematica, oggi consulente esterno di Kornice - rical ca il profilo di esposizioni di largo seguito, impostato sulle famiglie e in grado di arricchire l’offerta culturale della città, che darebbe riscontro a questa nuova offerta della città.
E Kornice potrebbe essere partner dell’operazione, condotta a 4 mani con la famiglia Amadio, dinasty di albergatori e di imprenditori del settore spettacolo, proprietaria dello stabile di largo Altinia.
Il progetto è chiaro: lo spazio dell’ex cinema è generoso - il vecchio cinema Altinia poi Embassy aveva oltre 750 posti – e la sua posizione strategica ne fanno un prezioso contenitore in grado di ospitare esposizioni e rassegne di un certo livello . Forse non i capolavori miliardari, per l’esigenza di altissimi standard di sicurezza, ma comunque le mostre di appeal su un pubblico intergenerazionale come quelle di Kornice, testate anche in grandi città italiane e straniere su temi legati all’immaginario collettivo (dai Lego a Star Wars, da Cenerentola a Lady D).
Anche l’ex cinema di porta Altinia trova così una nuova dimensione, dopo che altri quattro colleghi chiusi in centro (Edison, Astra, Hesperia e Ariston) sono stati sulla scia del Garibaldi di piazzetta lombardi al centro prima di trasformazioni e poi di grandi progetto urbanistici di riqualificazione che hanno sfruttato le volumetrie esistenti, specie per Edison e Embassy. In verità, deve ancora partire quello dell’Edison, che aveva conosciuto anche una breve effimera stagione di sala Bingo
Colpite al cuore dall’avvento dei multiplex, leggi Cinecity di Silea, le sale cittadine hanno subito sofferto. L’unica che resiste dentro le mura è il Corso di corso del Popolo, mentre fuori mura L’edera si è triplicato e ha poi sviluppato la duplicazione con il Manzoni di Paese.
Per l’Embassy l’ultima mazzata è stato il decreto di fine 2013 che obbligava le sale a dotarsi dell digitale mandando in soffitta le vecchia apparecchiature.
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