L’equipe del primario Cernetti opera due pazienti in diretta tv

TREVISO. Dalla sala operatoria dell'Emodinamica del Ca’ Foncello due interventi sono stati trasmessi ieri in tempo reale su un mega schermo a Milano durante il Congresso Nazionale Gise, società che raduna tutte le emodinamiche Italiane e una delle fondatrici della società europea di cardiologia. Così l’equipe di Cardiologia guidata dal primario Carlo Cernetti ha operato sotto gli occhi delle telecamere, interagendo in diretta in inglese con una platea di duemila medici cardiologici specialistici non solo italiani ma anche americani, inglesi e tedeschi, che lavorano nelle Emodinamiche d’Italia e d’Europa. La struttura diretta da Cernetti è uno dei quattro centri in Italia e l’unico in Veneto che la Gise ha scelto per i suoi programmi di “live educational”. La troupe ha immortalato due operazioni "perfettamente riuscite" nelle parole di Cernetti, eseguite entrambe in assenza di chirurgia.
Entrambi i pazienti saranno dimessi oggi o al più tardi domani. Il primo intervento è consistito nella ricostruzione complessa, mediante angioplastica coronarica, di due arterie coronariche fortemente ristrette dal processo di occlusione secondario ad aterosclerosi di una donna di 66 anni, sfruttando l’arteria radiale (del polso). Il secondo ha portato alla correzione di un’importante patologia molto frequente negli ultrasettantenni, mediante l'impianto, passando attraverso l’arteria femorale, di valvola aortica nuova che è stata apposta sopra a quella disfunzionante di un paziente di 78 anni. Tramite le moderne tecniche endovascolari che permettono ai medici di navigare dentro le arterie senza essere invasivi, i pazienti, entrambi svegli in lieve sedazione, hanno sentito solo le punture, sottoposti alla stessa anestesia locale a cui si è abituati quando si va dal dentista. Per l’equipe del dottor Cernetti gli interventi di ieri, completati in anticipo rispetto alle tempistiche previste, hanno fatto scuola, venendo trasmesse per la quinta volta in diretta, a partire dal 2010, nei programmi educational del Gise.
Microfonato, Cernetti ha discusso con un panel di esperti a Milano condividendo le migliori strategie d’intervento. Tra Treviso e Castelfranco la struttura esegue ogni anno circa 5 mila interventi di diagnostica e interventistica, per la cura delle arterie coronariche, arterie delle gambe, carotidi, e per la correzione della patologia valvolare aortica e mitralica. E ha un primato: a livello provinciale è l’unica struttura su due sedi che ha adottato un modello organizzativo in cui c'è la mobilità dei medici tra due ospedali, due unità operative che secondo la logica del mutuo soccorso si scambiano i medici in base alle necessità. Nel team dei professionisti, oltre a Cernetti ci sono Luca Favero, responsabile Gise a livello regionale, ma anche Alessandro Daniotti, Diego Calzolari, Elena Guerra, Nicola Pellizzari, Filippo Marzot, Davide Lanzellotti ed Alberto Barioli. «Tra i progetti in via di realizzazione dal prossimo anno la cartella cardiologica clinica provinciale», anticipa Cernetti, che con cadenza quindicinale programma il lavoro dell’equipe nelle sue sedi che accolgono pazienti diversi in base al gradiente di complessità. «A Treviso operiamo in stretta collaborazione con l’unità di Cardiochirurgia diretta dal dottor Giuseppe Minniti, che ha partecipato agli interventi secondo il principio di interdisciplinarietà», sottolinea Cernetti che è anche direttore del dipartimento CardioNeuroVascolare di Treviso. In base ai dati Agens, l’agenzia del ministero della salute, il reparto guidato da Cernetto ha i tassi di mortalità più bassi a livello veneto e nazionale oltre ad essere primo per volumi di operazioni a livello regionale. —
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