Leo, l’architetto della pizza che entra nei “top” regionali

la storia
Leonardo Spagnolo, 26 anni, o Leo come lo chiamano tutti, in un anno e mezzo di gestione ha portato la sua pizzeria “Al Tiglio” di Bavaria a essere una delle 39 migliori del Triveneto secondo la guida “Venezia a tavola” di Luigi Costa, coordinatore per le Tre Venezie della Guida Ristoranti de L’Espresso. Una cosa arrivata un po’ per caso: «Ho visto una foto su Facebook di Marco Colognese (referente di testate enogastronomiche, ndr) in cui siamo stati taggati con molti mi piace, credo ci sia di mezzo lui», spiega Spagnolo. «Mi hanno chiamato poiché mi scrivevano alla vecchia mail, e mi hanno detto di mandare loro subito una foto. Ho fatto subito un “selfone” nella cella frigo. Tanta soddisfazione, è un punto di partenza».
Un traguardo che parte da lontano: «Andavo al liceo a Montebelluna, ho fatto il muratore, il cameriere qui per dopo diventare pizzaiolo. Ho studiato architettura a Venezia, ho girato un po’ per lavorare. Nel 2015 mi sono laureato, collaboravo con il rettore dello Iuav, al Tiglio ero fisso al weekend. Cercavo la mia strada, ho trovato la disponibilità per lavorare in studi importanti e ho detto ad Aldo e Stella che me ne sarei andato».
Aldo Casagrande e sua moglie Stella gestivano la pizzeria da più di 25 anni e sono considerati delle istituzioni in paese: «Loro mi hanno chiesto se volevo prendere in gestione la pizzeria a fine 2016. Senza pensarci troppo dissi di sì e il 7 aprile 2017 ho riaperto». L’entusiasmo non basta, conclude Leo: «Non è stato facile e non lo è. Sono uno che legge parecchio e ho cominciato ad appassionarmi. Sbagliando tanto, ho trovato una mia chiave di lettura». —
Andrea Dossi
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