Lega, irritazione per il post di Busolin
È ufficiale: le liste per Mario Conte saranno sei. Fratelli d’Italia, in virtù di un accordo su base regionale, non resterà fuori dall’accordo fra Lega, Zaia e Gentilini (per quanto al Carrocci trevigiano non abbia fatto piacere che Berlato & Co. volessero correre per lo Sceriffo contro la Lega...). Ora al quartier generale di Mario Conte si lavora sul fronte del gruppo Zanini-Renosto: quest’ultimo potrebbe trovare spazio nella lista di Conte per i quartieri, o nella lista Zaia-Gentilini, nel “settore” dello Sceriffo. Intanto, ha suscitato molte reazioni il post di Stefano Busolin, Zaia boy per antonomasia, che criticava duramente la parole di Gentilini su gay, bolscevichi e Mussolini, seguite dall’accenno al «rispetto che si porta per il nonno, che va sempre guardato con rispetto e tenerezza».
All’ira dei gentiliani ha fatto eco, nella stessa Lega più favorevole all’accordo, l’irritazione per l’uscita (inattesa) di Busolin. «Non sono parole rispettose, quelle: né di Gentilini, né dei suoi 10 anni da sindaco e nemmeno dei suoi dieci anni da vicesindaco», dice un big cittadino, «mi sorprende che chi tanto ha avuto dal partito attacchi in questo modo un simbolo cui tanti di noi devono tutto». Non c’è proprio pace, in Lega, dopo l’accordo.
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