Pra’ dei Gai, si parte: opera da 48 milioni contro le alluvioni
Lunedì la posa della prima pietra nell’area di via Ongaresca. Il prossimo anno al via il secondo stralcio sul Livenza

Sarà posata lunedì la prima pietra del bacino di laminazione del Pra’ dei Gai lungo il Monticano. La cerimonia comincerà alle 11.30 e avverrà in una traversa di via Ongaresca, la prima a destra arrivando dalla rotonda con via Spinada.
Alla cerimonia che darà il via al cantiere del primo stralcio dell’opera ci sarà Luca Zaia e non mancherà Gianpaolo Bottacin, assessore regionalee all’ambiente che ha seguito da vicino l’ultima fase della vicenda.
Questo primo stralcio pesa 8,7 milioni di euro e garantirà la sicurezza idraulica lungo il Monticano per i Comuni di Fontanelle, Oderzo, Gorgo al Monticano e Motta di Livenza. Sarà la Brussi costruzioni di Nervesa a guidare il raggruppamento temporaneo di imprese che ha vinto l’appalto: insieme a lei lavoreranno la Polese di Sacile, la Gecoma di Farra e la Asfalti Piovese di Susegana.
Il bacino, che coprirà 40 ettari di terreno, verrà coordinato con quello già esistente lungo la Borniola intervenendo sulla quota di invaso e sulla regolazione.
Il secondo stralcio del Pra’ dei Gai ha obbligato il Ministero dell’ambiente e la Regione a un investimento di 40 milioni di euro, con questa seconda parte dell’opera che si concentrerà sul Livenza alla sua confluenza con il Meduna: per realizzarlo, verrà utilizzato il terreno di risulta prelevato nel corso del primo stralcio.
Della messa in sicurezza dei Comuni lungo Livenza e Monticano si parla da tempo: già subito dopo la devastante alluvione del 1966 ci si era messi al lavoro sul tema, fino a quando l’ingegner Egidio Scardellato negli anni Settanta progettò per la prima volta i lavori sul bacino.
Dopo un tira e molla lungo decenni, la Regione ha messo il turbo all’opera e nel 2017 sembrava di essere a un passo dal traguardo, ma l’iter fu annullato al momento dell’apertura delle buste con le offerte economiche quando ci si rese conto che una di queste era stata manomessa.
Palazzo Balbi ripartì con l’iter, arrivando all’aggiudicazione del primo stralcio nel gennaio di quest’anno. Fine lavori del primo stralcio previsto nel 2027, via al secondo l’anno prossimo.
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