Bivacchi e degrado in stazione a Mogliano, i residenti: «Abbiamo paura»

La protesta di chi abita nei pressi della ferrovia: «Minacce e urla ogni notte». Il caso in consiglio comunale. Benvenuti: «Abbiamo anche la vigilanza privata»

Savina Trevisiol
La stazione di Mogliano
La stazione di Mogliano

Schiamazzi, minacce, urla notturne, aggressioni verbali. La zona della stazione di Mogliano torna sotto accusa. A sollevare con forza il disagio crescente sono i residenti di via Pia, affacciati sui binari, che descrivono un clima quotidiano sempre più pesante: tossicodipendenti che si aggirano nei dintorni, persone che insultano i passanti, senzatetto accampati sotto i portici e una sensazione costante di insicurezza, soprattutto la sera e nei fine settimana.

«Ogni fine settimana è peggio» racconta M.B., uno dei residenti «si vedono sempre le stesse facce, alcuni sembrano alterati. Le urla si sentono fino a notte fonda. Quando qualche amico o amica viene a trovarmi, devo accompagnarli all’auto, perché non ci si sente sicuri nemmeno per pochi metri».

C’è chi riferisce di situazioni che si ripetono da tempo e di un degrado percepito come ormai cronico, aggravato dalla presenza di rifiuti abbandonati e da atteggiamenti minacciosi anche in pieno giorno. A peggiorare il quadro, un’aggressione con accoltellamento avvenuta poche settimane fa in pieno giorno, che ha esasperato gli animi e rafforzato la richiesta di un presidio costante da parte delle forze dell’ordine, possibilmente visibile e attivo anche nelle ore serali.

Il tema è arrivato anche in consiglio comunale, dove Giacomo Nilandi, capogruppo di opposizione, ha criticato la scelta dell’amministrazione di affidarsi alla vigilanza privata: «Non sostituisce il presidio delle forze dell’ordine e rischia di essere inefficace. Avevate promesso nuove assunzioni per la Polizia locale».

A replicare è stato Danilo Benvenuti, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che ha elencato le misure in atto: assunzione di due nuovi agenti, proroga di due unità già operative, rinnovo dell’accordo con la vigilanza privata per controlli notturni e segnalazione immediata di anomalie a carabinieri e polizia.

«Non è un giro a vuoto» ha chiarito «ma un presidio mirato che si aggiunge alla presenza della Polizia locale fino alle 23 e alle pattuglie dei carabinieri. Con le risorse che abbiamo, stiamo facendo il massimo».

Tra le azioni previste anche il coinvolgimento dell’associazione carabinieri in congedo, presente durante mercati ed eventi per rafforzare la percezione di sicurezza e contribuire a un maggiore presidio del territorio.

I residenti riferiscono di aver provato più volte a dialogare con chi bivacca sotto casa, anche offrendo aiuto: «Non è solo un problema sociale, ma di ordine pubblico. Serve una risposta vera».

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