Le vittoriesi ai vertici della Curia pioniere della riforma ecclesiastica

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Fa molto parlare l’ascesa delle donne ai vertici del Vaticano. Ma la curia di Vittorio Veneto, una delle diocesi più antiche, è “in rosa” da anni. All’ingresso del palazzo di via Lorenzo Da Ponte, si ha modo di incontrare la gentilissima ragioniera, Manuela Contraffatto, incaricata del servizio di portineria. La Segreteria pastorale, ufficio tra i più importanti della diocesi, è retta da Sabina Dal Mas mentre la presidente dell’Azione cattolica è Emanuela Baccichetto, che fa parte anche del Consiglio pastorale, dove si trovano altre otto figure femminili. Cristina Balbinot opera nella Cancelleria vescovile, oltre che in altri uffici.
Tutto al femminile è anche il vertice dell’archivio storico diocesano, con le dottoresse Nadia Giacomini e Francesca Girardi, che hanno alle loro “dipendenze” un prete collaboratore, don Giuseppe Gerlin. La direttrice responsabile dell’Arte sacra e dei beni culturali ed ecclesiastici è l’architetto Cristina Falsarella, che ha come collaboratrice Francesca Dottor. Silvia Bevilacqua ha invece la responsabilità dell’archivio dei beni culturali. La guida femminile dell’Ufficio missionario della diocesi è ormai una tradizione: da sei anni al vertice c’è Maria Grazia Salmaso, da cui “dipendono” più di 120 missionari. L’Ufficio catechistico diocesano è diretto da un sacerdote, don Fabio Mantese, il quale si avvale di due collaboratrici, Annamaria Marchi e Lina Losso. Valentina Cattai, con il marito Federico Carnelos, è condirettrice dell’Ufficio per la pastorale della famiglia. Ben tre donne collaborano con monsignor Piergiorgio Sanson nella formazione dei catecumeni, sono Annamaria Marchi, suor Carmelita Follador e Teresa Bortolamiol. Annalina Sartori è il braccio destro di don Andrea Dal Cin nel servizio per l’insegnamento della religione cattolica. La Caritas, uno dei più importanti servizi della Chiesa vittoriese ha per vicedirettrice Mara Cattai e almeno metà delle 45 associazioni laicali hanno al loro vertice una donna.
Nessuna sorpresa, a Vittorio Veneto donne e laici sono stati tra i primi a entrare nelle sacre stanze con ruoli di responsabilità, in linea con la riforma che Papa Francesco invoca per la sua Chiesa. —
F.D.M.
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