«Le assicurazioni ci rendono schiavi» I carrozzieri a Roma

TREVISO. I carrozzieri trevigiani scendono in piazza contro «la lobby delle assicurazioni». Una trentina di autoriparatori nostrani manifesteranno questa mattina a Roma contro la norma contenuta nel decreto “Destinazione Italia” che rende obbligatorio, dopo un sinistro, rivolgersi alle officine autorizzate dalle assicurazioni. «Il comparto carrozzerie trevigiano conta oggi circa 400 operatori, soprattutto piccole realtà con in media tre lavoratori compreso il titolare», spiega Armando Sartori, presidente del gruppo carrozzieri di Confartigianato Treviso, «Il settore oggi è già alla canna del gas perché, a causa della crisi, mantenere in ordine l’auto è diventato quasi un lusso cui molti automobilisti sono costretti a rinunciare. L’effetto è una percentuale di ribasso medio del fatturato delle carrozzerie del 20% mese su mese dell’anno precedente, da tre anni a questa parte e non se ne intravede l’arresto. Si conta che dall’inizio della crisi il fatturato è stato eroso del 40%. Fino ad ora queste realtà, spesso familiari, hanno cercato di resistere. Ma con questa nuova norma si rischia la chiusura».
Secondo le associazioni di categoria il rischio è che con una legge così strutturata si insaturi una sorta di monopolio «in cui la concorrenza verrà meno, comanderanno le imprese assicuratrici che stabiliranno al ribasso costi, tempi e guadagni, e a rimetterci saranno gli artigiani e i consumatori». «Il settore è già fortemente in crisi a causa dell’attuale congiuntura economica», commenta Renato Bolzon, titolare della Carservice di Castelfranco Veneto e presidente dell’Unione Servizi alla Comunità della Cna, «La norma del decreto che obbliga l’automobilista a far riparare l’auto nella carrozzeria convenzionata con l’assicurazione ridurrà ulteriormente il lavoro per i carrozzieri indipendenti, non convenzionati con nessuna assicurazione. Ma a perderci sono anche i consumatori a cui viene sottratta la libertà di scelta e la possibilità di recarsi dal proprio carrozziere di fiducia. A guadagnarci sono solo le compagnie di assicurazione. Alle carrozzerie sconsigliamo di convenzionarsi con le assicurazioni perché si troverebbero i prezzi imposti con l’annullamento dei margini di guadagno. In ogni caso andiamo a Roma per cambiare questa norma sbagliata».
I manifestanti chiederanno un confronto con il Governo prima e con il Parlamento poi per abolire il provvedimento che di fatto – sostengono i carrozzieri stessi – rischia di decretare la fine del settore. Su 19 mila carrozzerie che esistono in Italia, se questo provvedimento non verrà cancellato, dicono le associazioni di categoria Cna e Confartignanato, circa 16 mila esercizi del settore saranno costretti a chiudere.
Questa mattina a partire dalle ore 11 su www.cna.it sarà possibile seguire in diretta streaming la manifestazione nazionale a Roma dei carrozzieri per la riforma della RcAuto. Una protesta ferma e decisa per difendere il proprio lavoro da quello che viene definito un vero e proprio attacco alla categoria.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso