Le acrobazie delle Frecce Tricolori per la grande festa del 51° Stormo

Fino a marzo, per sconfiggere l’Isis, hanno sorvolato il Kuwait. Quest’estate hanno scandagliato la Terra dei Fuochi. E ieri, a Istrana, per celebrare i 30 anni, hanno regalato evoluzioni e indossato l’abito da gala. Livree colorate e l’omaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale. Gli Amx, fiore all’occhiello del 51° Stormo che festeggia gli 80 anni (costituito a Ciampino, dal 1953 a Istrana), si sono goduti il momento. In tremila ad ammirarli, tanta gente comune. Un tributo doveroso. Anche perché, dopo un lungo e onorato servizio, la quiescenza è dietro l’angolo. Nel giro di un lustro, saranno sostituiti in toto dagli F35, che, però, troveranno posto solo nelle basi di Amendola e Ghedi.
«Istrana rimarrà un pilastro fondamentale, vedendo incrementati gli Eurofighter», annuncia Alberto Rosso, capo di stato maggiore dell’Aeronautica, appena sceso da un Amx che ha partecipato allo spettacolo. Una giornata memorabile, infiammata dai disegni in cielo delle Frecce Tricolori. Un orgoglio, un simbolo nazionale. La sede a Rivolto, nel 2020 saranno 60 anni dall’inizio dell’avventura acrobatica. E da lì partirà pure una tappa del Giro d’Italia. «Gli Amx sono un mix di professionalità e umanità», rimarca Rosso, generale di squadra aerea, ieri al primo volo in un Amx, «Basti pensare all’attenzione alla salute, con le recenti ricognizioni sulla Terra dei Fuochi. Grandi le soddisfazioni, ma anche i riconoscimenti, nelle missioni all’estero: dall’Afghanistan all’Iraq». Sono velivoli specializzati nelle ricognizioni tattiche, utilizzabili anche in operazioni di attacco. Grazie all’altissima capacità fotografica, sono stati impiegati in Kuwait per scovare eventuali nascondigli dell’Isis.
In passato, fra Libia e Afghanistan, sono serviti a rilevare eventuali ordigni nascosti: potenza di un mezzo in grado di evidenziare le variazioni di temperatura del sottosuolo. Ma il loro impiego non è stato solo per impegni internazionali: hanno vivisezionato le terre campane infestate dai rifiuti tossici, decollano in caso di calamità naturali. Anche per il recente terremoto del Centro Italia, fra Amatrice e Arquata, s’è rivelato fondamentale il contributo degli Amx: assicuravano fotogrammi in tempo reale – in gergo tecnico, “information superiority” – al cervellone della Protezione Civile, che così poteva meglio indirizzare i mezzi di soccorso. Ma cosa rimarrà a Istrana, quando gli Amx – dal 2014, l’unica base italiana ad averli a disposizione – saranno pensionati? Il generale Rosso ha evidenziato il potenziamento degli Eurofighter, già in dotazione e impiegati nella sicurezza dei cieli: traduci difesa da attacchi terroristici. Così, quando un velivolo non comunica il piano di volo né fornisce comunicazioni radio, si ritrova, in un amen, sotto scorta. Ieri gli Eurofighter, affiancati da F35 e Tornado, facevano bella mostra a uno sguardo dalla pista di atterraggio. Gioielli dell’Aeronautica, a portata di smartphone. Per la gioia della comunità di Istrana – già dalle 9, in tantissimi raggiungevano a piedi la base dalle vie limitrofe – che è stata coinvolta a pieno titolo nelle celebrazioni.
«Sono felice che la popolazione partecipi numerosa a questo giorno solenne», conclude la massima autorità dell’Aeronautica, «Qui c’è sempre stato un rapporto di forte vicinanza». D’altronde, la base “ospita” un migliaio di persone: una città nella città. Oltre ai piloti, spiccano i team di esperti: dai meteorologi ai meccanici ed elettromeccanici, passando per l’attività di intelligence.
Una squadra specifica ha il compito infatti di analizzare i fotogrammi inviati dai velivoli. Lotta al terrorismo islamico e calamità naturali. Gli Amx si godono il momento, in attesa della meritata pensione. –
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