L’azienda Bfc vince una causa e devolve tutto in beneficenza

Contenzioso con l’assicurazione  si conclude a favore della ditta  del caffè espresso della famiglia  Brutti: 10 mila euro al Sorriso una onlus a favore dei disabili

CONEGLIANO. «Una promessa va mantenuta», esordisce Marco Brutti, titolare, assieme alla famiglia, la moglie Fullin Luigina e i figli Aldo e Elena, dell’azienda BFC-Espresso by Royal, con sede a Scomigo, che ha appena ricevuto la buona notizia di una “vittoria ormai rara” contro una compagnia di assicurazioni. Tre anni fa l’azienda si rivolse alla compagnia assicurativa per avere un risarcimento su un impianto di stampaggio di macchine per caffè con un valore di oltre 400mila euro, per il quale l’azienda ha dovuto sborsare 19mila euro per rimpiazzare un pezzo. Ma la compagnia di assicurazione non offrì che un risarcimento che copriva appena la franchigia di 4000 euro o poco più. Comincia così la causa intentata dall’azienda contro l’assicurazione. Finalmente il giudice di recente ha pronunciato la sentenza definitiva, condannando la compagnia assicurativa a risarcire tutte le spese. «Avevo promesso che se vincevo la causa, avrei devoluto tutto in beneficenza e per fortuna, visto l’andamento economico dell’azienda, possiamo mantenere la promessa», continua Brutti, «abbiamo deciso di devolvere questi 10 mila euro al Sorriso».

Il presidente dell’associazione onlus che si occupa di disabili, Franco Dall’Armellina e Claudio Franci hanno ricevuto giovedì l’assegno dalle mani della famiglia Brutti. «Siamo stati perseveranti contro una compagnia assicurativa che non voleva darci quello che era per contratto e abbiamo avuto ragione», ha ricordato il titolare. «Il Sorriso onlus è un’associazione che dà respiro alle famiglie con persone disabili», spiega il figlio, Aldo Brutti, «questa donazione permetterà loro di continuare a organizzare gite e altri incontri nei weekend per i disabili». E conclude: «Sono volontari che mostrano la passione per aiutare chi ha bisogno e noi, come famiglia e come dipendenti tutti, siamo felici di poter contribuire con questa donazione». —

Lucia Collotto

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