Lavoro nero e sicurezza nella Marca: sospese 7 aziende. Sanzioni per 180 mila euro

Scoperti sei lavoratori in nero e gravi irregolarità sulla sicurezza. Le verifiche hanno interessato 16 imprese in tutta la provincia, dall’edilizia alla ristorazione

Controlli dei carabinieri sulla sicurezza nelle aziende
Controlli dei carabinieri sulla sicurezza nelle aziende

Proseguono i controlli dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Treviso, impegnati insieme ai colleghi in una vasta operazione di verifica sul rispetto delle norme in materia di lavoro e sicurezza nei luoghi di impiego. Le ispezioni, che hanno interessato diversi settori produttivi – dall’edilizia alla manifattura, passando per i pubblici esercizi – hanno portato alla luce numerose irregolarità: sei lavoratori in nero scoperti e sette attività sospese.

In particolare, a Cornuda è stata disposta la sospensione di un’occhialeria dove un dipendente lavorava senza contratto, mentre a Conegliano un giardiniere è stato sanzionato per aver impiegato un collaboratore totalmente privo di copertura previdenziale e assicurativa. A Castelfranco Veneto, invece, i militari hanno trovato tre lavoratori tutti in nero all’interno di un locale pubblico, determinando l’immediata sospensione dell’attività. Un ulteriore caso è stato registrato a Pederobba, dove un ristorante etnico impiegava un cameriere non regolarizzato.

Le verifiche hanno riguardato anche la sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro. Quattro imprese sono state sospese per gravi violazioni delle norme sulla tutela della salute. A Vedelago, gli operai di un cantiere lavoravano sul tetto senza protezioni contro il rischio di caduta. A Trevignano, un’azienda di disinfestazione è stata fermata perché i dipendenti operavano in quota senza dispositivi di protezione individuale.

Infine, due ditte di Godega di Sant’Urbano, impegnate rispettivamente nell’assemblaggio di macchine da caffè e nel confezionamento di capsule, non avevano redatto il Documento di Valutazione dei Rischi, obbligatorio per legge.

Complessivamente, le ispezioni hanno interessato 16 aziende distribuite nei comuni di Istrana, San Vendemiano, San Fior, Arcade, Silea, Mogliano Veneto, Trevignano, Vidor e Pederobba. Tra le violazioni più ricorrenti figurano l’omessa sorveglianza sanitaria, la mancata formazione del personale e l’assenza o l’aggiornamento del Piano Operativo di Sicurezza nei cantieri.

Il bilancio dell’operazione parla chiaro: sanzioni per circa 180.000 euro e un quadro preoccupante sul fronte del rispetto delle norme a tutela dei lavoratori.

L’attività dei carabinieri del Nil proseguirà nei prossimi mesi.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso