L’amicizia tra le due donne nata sui social. E Angelica la chiamava “mamma”

Vittorio Veneto, ecco chi sono le arrestate per l'omicidio di Paolo Vaj. «Ci ha aggredito dopo aver bevuto, lo abbiamo ucciso per legittima difesa»

VITTORIO VENETO. Patrizia e Angelica. Le protagoniste del delitto di via Cal dei Romani. In una storia come altre di violenza familiare, questa volta a finire ammazzato è stato l’uomo, Paolo Vaj. Le due donne ora sono in carcere con l’accusa di omicidio volontario. Brutta storia, piena di interrogativi. Come quelli sull’amicizia tra Patrizia e Angelica. Le divideva una differenza di età di quasi trent’anni. Che ci faceva una ragazza così giovane a Borgo Olarigo, nella casa dei due conviventi? Patrizia e Angelica si erano conosciute su Facebook. In questa storiaccia, nulla accade al di fuori del social. Nessuno dei protagonisti si è incontrato nella vita reale, ma sempre e solo attraverso le pagine Facebook.

Angelica e la “ mamma”

Patrizia era una mamma per Angelica Comarci, 24 anni, nata in Sicilia a Lentini e giunta in via Cal dei Romani da qualche mese. Nei suoi post Angelica la chiamava proprio così, “mamma”. Nel borgo si dice che desse una mano alla 52 enne. Patrizia da tempo doveva combattere contro la depressione, un problema che la tormentava tanto che in passato era stata seguita dal Centro di salute mentale.



Patrizia e la salute

E la depressione non era l’unico guaio della sua salute. Quando si era trasferita a Milano dal compagno Paolo Vaj resistette poco. Non riusciva a convivere con i ritmi della grande metropoli, forse anche con la lontananza da Vittorio Veneto, e cedette alla depressione. Da qui il ritorno in città. Qui si era fatta visitare e aveva scoperto di avere un problema di salute. Un’altra brutta storia, tanto che dovette entrare subito in sala operatoria. Un intervento provvidenziale. Si era salvata in tempo, prima che il male esplodesse in tutta la sua gravità. Patrizia Armellin era riuscita a vincere la malattia, ma non il suo male di vivere che trovava nel rapporto con Paolo il suo terreno di elezione.

Il ristorante

La donna era tornata con Paolo dopo un matrimonio fallito con Luca, di Ancona. Patrizia e il compagno originario di Milano avevano gestito per qualche tempo un bar trattoria “Ca dei Matti” in via Alighieri a Vittorio, ma l’attività non aveva funzionato.

La passione politica

Entrambi, però, condividevano una passione: quella politica. Le pagine social di Patrizia sono piene di post a sostegno di Matteo Salvini. Nella foto del profilo Facebook, Patrizia si è fatta ritrarre con le unghie rigorosamente dipinte in verde padano. E per rafforzare l’appartenenza politica, ha aggiunto la scritta: “Nessuno tocchi Matteo Salvini”. «Voto Lega da sempre», altro post su Facebook.

La legittima difesa

E la legittima difesa era il suo caposaldo. Quasi una premonizione, visto che proprio alla legittima difesa, ha detto agli inquirenti, lei e Angelica si sono appellate per giustificare l’omicidio dell’altra notte. Come spesso accade alle persone sole nella “vita reale”, Patrizia Armellin affidava le sue confessioni e i suoi propositi proprio a Facebook. Patrizia Armellin ha una sorella titolare di una agenzia viaggi nel Coneglianese. «Dispiace per i genitori», dicono ii residenti in Borgo Olarigo, «sono due bravissime persone. Entrambi sono impegnati nella protezione civile». —


 

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