L’addio all’imprenditore suicida Il prete: «Non dovete aver paura»

Funerale a Trebaseleghe di Vedovato, impiccatosi il giorno prima di essere sfrattato per debiti dal suo capannone
POLETTO - FOTOPIRAN - TREBASELEGHE -FUNERALE IVAN VEDOVATO SANT'AMBROGIO
POLETTO - FOTOPIRAN - TREBASELEGHE -FUNERALE IVAN VEDOVATO SANT'AMBROGIO

Sono stati celebrati ieri pomeriggio, nella chiesa di Sant’Ambrogio di Trebaseleghe, i funerali di Ivan Vedovato. Il 24enne, originario di Trebaseleghe, domenica si è tolto la vita nel capannone della sua azienda, a Morgano. Ivan aveva problemi finanziari e all’indomani sarebbe stato sfrattato dal capannone di via Bosco, dove aveva sede la Nuovatek, azienda di riparazione di macchine utensili. A ritrovare il corpo senza vita è stato il fratello con il quale si era dato appuntamento per sgombrare il capannone. Ivan aveva ereditato l’azienda dal padre Giulio, venuto a mancare lo scorso gennaio.

La crisi

La situazione economica dell’azienda era difficile, i debiti molti, e il giovane aveva fatto di tutto per cercare di rimettere la Nuovatek in sesto. Secondo quanto hanno ricostruito i familiari, sentiti dagli investigatori, il giovane imprenditore si era alzato all’alba. Era uscito alle 5.30 per raggiungere, a bordo del suo furgone, il capannone dell’azienda che doveva sgomberare. Il giorno seguente lo sfratto sarebbe diventato esecutivo. Era d’accordo con il fratello Andrea di trovarsi alla Nuovatek per le 8. Ma quando il fratello si è presentato nel capannone ha trovato l’ingresso chiuso. Vicino al corpo è stato trovato un foglio nel quale Ivan ha lasciato disposizioni inerenti l’attività della sua azienda. Nessun dubbio sulle cause del decesso.

I parenti

«Era un ragazzo molto riservato, si teneva tutto dentro – ha detto Claudio, zio di Ivan - Amava molto il papà, erano molto legati. Ha sofferto molto quando è venuto a mancare, per lui era una figura di riferimento».

Il funerale

La chiesa era colma di amici e parenti: «Non abbiamo avuto il tempo di dirti ciao – ha detto il parroco Federico Giacomini – così lo facciamo ora. Nei momenti di difficoltà è importante poter parlare con qualcuno dei propri problemi, delle proprie paure. Nessuno è solo, non bisogna vergognarsi di chiedere aiuto».

Il paese

La morte di Vedovato ha scosso profondamente la comunità trevigiana. La sua Nuovatek - era da un paio d’anni a Morgano. Un capannone che prima ospitava parte dell'azienda Rolla srl, che aveva poi lasciato spazio alla Nuovatek. «La situazione non pareva così grave da far pensare a un gesto simile», racconta la gente del posto.

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