La Turbosol batte la crisi aprendo filiali all’estero

BREDA DI PIAVE. Risollevarsi dalla crisi puntando ad una migliore strategia di penetrazione dei mercati esteri, extraeuropei. È la strategia di Turbosol Produzione Spa, leader nella fabbricazione di...

BREDA DI PIAVE. Risollevarsi dalla crisi puntando ad una migliore strategia di penetrazione dei mercati esteri, extraeuropei. È la strategia di Turbosol Produzione Spa, leader nella fabbricazione di macchine e sistemi per il pompaggio e la spruzzatura di malte e conglomerati cementizi, attualmente operativa a Pero di Breda. È attualmente più diffusa in Africa del Nord, Cina, Singapore, Arabia Saudita e Argentina che in Italia. A settembre 2014 il mercato italiano di Turbosol pesava sul fatturato solo per l’11% mentre quello estero per l’89%, di cui solo il 22% in Europa. I principali mercati dell’azienda sono il Nord Africa (con l’Algeria in testa in termini di fatturato), l’Asia (con Singapore e Cina tra le prime nazioni), l’America Latina (con Argentina al primo posto per vendite) e nel Medio Oriente (con l’Arabia Saudita tra i primi).La società, costituita dalla famiglia Martini e poi gestita assieme alla famiglia Alberti, è successivamente stata acquisita da Aksìa Group, operatore di private equity con sede a Milano.«Turbosol» dichiara l'ad Giampaolo Garattoni «ha saputo risollevarsi: al crollo dei mercati italiani ed europei in generale, Turbosol ha risposto aggredendo i mercati esteri». (s.g.)

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso