La truffa delle pentole fantasma

Casalinga di Casale sul Sile paga 200 euro ma del set neanche l’ombra. E i casi nella Marca si moltiplicano. Tutti acquisti fatti on-line e mai consegnati

Una batteria di pentole da cucina da oltre 20 pezzi al prezzo straordinario di 400 euro. Ma per averla prima bisogna inviare ad un conto corrente un anticipo da 200 euro. Una volta effettuato il bonifico, il pacco è servito. A casa delle preziose pentole, “griffate” AMC, non si vede nemmeno l’ombra. Il corriere, infatti, non arriva e, dopo i continui inutili solleciti al venditore inserzionista, ci si accorge che si è stati truffati. Ma ormai è troppo tardi. La casistica delle truffe on-line è molto vasta. Una di queste interessa le casalinghe, o comunque le donne che amano stare dietro ai fornelli. Diverse quelle messe a segno nella Marca. Ne sa qualcosa una casalinga di 55 anni di Casale sul Sile che è stata costretta, nei giorni scorsi, ad andare a sporgere denuncia contro ignoti per truffa.

Stanca delle vecchie pentole, poche settimane fa la donna aveva deciso di comprarne delle nuove. Un’amica l’aveva così consigliata di visitare alcuni siti on-line specializzati nella vendita di oggetti usati. «Guarda che in internet, spesso, trovi dei buoni affari». E così la donna, “armata” di computer, inizia a visitare alcuni siti. La sua attenzione si concentra su un’inserzione pubblicata sul noto sito di vendita on-line “vivastreet.it”. Un inserzionista, infatti, ha messo all’asta una batteria di pentole di oltre 20 pezzi, marca “Amc”, al prezzo di 400 euro. Un’offerta da prendere al volo. La casalinga di Casale sul Sile, stanca delle vecchie pentole, non perde tempo, risponde all’inserzione, manifesta la sua intenzione di acquistare la batteria di pentole e pochi giorni dopo invia il bonifico al conto corrente indicato nell’inserzione. I giorni passano ma il corriere con la batteria di pentole non arriva. La donna prova a ricontattare l’inserzionista, ma via mail non trova risposta. A quel punto intuisce che c’è qualcosa che non va. Il pacco è servito.

Alla 55enne di Casale sul Sile non rimane altro che andare a denunciare il fatto alle forze dell’ordine. La donna spiega l’episodio di cui è rimasta vittima. È l’ennesima truffa on-line. Stavolta particolare perché colpisce le casalinghe amanti dei fornelli. Il consiglio degli esperti è quello di evitare pagamenti anticipati prima di aver visto il prodotto. Accertarsi inoltre dell’affidabilità dell’annuncio, magari cercando un contatto telefonico con l’inserzionista.

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