La storia: una famiglia, due campioni

VILLORBA. Una famiglia di basket, una famiglia che ha prodotto due cestisti saliti al trono dell'Italia: è la famiglia Sottana, di papà Maurizio, dei figli Luca e Giorgia. La fratellanza di Luca e Giorgia profuma di pallacanestro: «A casa non è che parliamo di pallacanestro, noi mangiamo pallacanestro», assicura Giorgia, fresca Mvp della Coppa Italia, vinta con la sua Famila Schio. Un successo che ha fatto felice Giorgia, una delle colonne della nazionale italiana, ma che ha inorgoglito a dir poco Luca, campione d'Italia con la Benetton nel 2006, oggi al Montebelluna in Serie C: «Luca è super nei miei confronti- racconta Giorgia- ogni volta che vinco qualcosa è come se avessi vinto le Olimpiadi. Ed in estate diventa il mio personal trainer: mi porta a correre, mi controlla sul mangiare».
Fondamentale nel loro successo è stato papà Maurizio, allenando prima Luca e poi Giorgia, vincendo con la figlia 5 scudetti giovanili: «Credo che papà - dice Giorgia- abbia insegnato ad entrambi il palleggio arresto e tiro, una specialità che condividiamo. Oltre a ciò, ci ha trasmesso lo spirito di sacrificio». Appunto, il sacrificio, qualcosa di fondamentale: «Da fuori sembra tutto bello, perché si gioca a pallacanestro -sottolinea Luca- Ma c'è da patire: i viaggi lunghi una vita, il cibo che mangi in certi Paesi. Ed è incredibile come pian piano Giorgia riviva situazioni che io ho vissuto nelle Nazionali Giovanili e nelle mie esperienze a livello più elevato: allora non capiva quando mi lamentavo, oggi succede che sia lei a lamentarsi ed io a compatirla».

E fuori dal campo? Come sono Luca e Giorgia? Diversi, con la passione comune per la fotografia: «Io sono comprensivo, mia sorella è più diretta, basta vedere come gioca in campo. Quando vuole qualcosa se lo va a prendere, e così è successo con la fotografia: io mi comprai una reflex, poi si è appassionata anche lei, usando la mia. E non la chiedeva: mia sorella non chiede, prende» scherza Luca. Insomma sono due personalità agli antipodi, ma, come spesso succede, insieme condividono momenti memorabili, come quell'indimenticabile viaggio lungo l'Italia: «Dovevo riportare a casa tutte le cose che avevo lasciato a Taranto, dove giocavo, compresa la macchina, una Micra -racconta Giorgia, campione d'Italia nelle ultime 3 stagioni- Era agosto e scendemmo in Puglia, con i nostri genitori. Il ritorno però dovevamo farlo con la Micra e fu un inferno, un'odissea: i nostri genitori al fresco con la loro automobile, io e Luca con la Micra, priva di aria condizionata. Non si arrivava più, qualcosa di pazzesco». «Che avventura, in canottiera e con i finestrini abbassati- conferma Luca- ma quante risate. Ed è qualcosa che rievochiamo spesso: mi capita di dirle “se mi fai arrabbiare, ti faccio rifare la Taranto-Treviso”». E come in quell'occasione, spesso e volentieri la famiglia Sottana si è mossa compatta, dai parquet di Luca a quelli di Giorgia: due fratelli ti con il basket nelle vene.
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