Indagine sulla salute dei fiumi, il monitoraggio di Legambiente arriva anche nella Marca

Analisi su Pfas, glifosate ed escherichia coli con il supporto di Arpav. Il 21 giugno tocca al Piave a Breda

Indagine sulla salute dei fiumi, al via la quinta edizione del monitoraggio Legambiente. Tra maggio e giugno la campagna itinerante a caccia di batteri fecali, Pfas e glifosate nelle nostre acque tocca anche la provincia di Treviso.

 

L’arrivo di maggio ha dato il via alla quinta edizione della campagna di Legambiente Veneto “Operazione fiumi - Esplorare per custodire”, che con il supporto di Arpav andrà alla ricerca di batteri ed inquinanti in ben 12 fiumi della regione. Otto gli incontri previsti con la cittadinanza per restituire i dati raccolti e sensibilizzare su azioni di cura e di tutela dei corsi d’acqua. Gli incontri inizieranno il 17 maggio da Fratta Polesine (RO) e si chiuderanno il 21 giugno a Breda di Piave (TV). Partner dell’iniziativa si riconfermano Arpav e Coop Alleanza 3.0, con la new entry di BCC Veneta Credito Cooperativo.

Si apre con un’intensa programmazione di campionamenti la nuova campagna di “Operazione fiumi - Esplorare per custodire”: decine di volontari e volontarie di Legambiente, esperti di Citizen Science e affiancati dai tecnici di Arpav, saranno operativi in diversi punti di dodici corsi d’acqua veneti: Po, Canalbianco, Brenta, Piovego, Brentella, Bacchiglione, Retrone, Fratta Gorzone, Sile, Livenza, Adige e Piave. Ambientalismo scientifico, citizen science e volontariato di prossimità sono le parole chiave di questa campagna. Lo scopo di “Operazione fiumi”, da ormai cinque anni, è quello di fotografare lo stato di salute dei principali fiumi del Veneto per promuovere la tutela ambientale degli ecosistemi fluviali, segnalare eventuali situazioni di inquinamento dei corsi d’acqua e sensibilizzare ed attivare i cittadini in azioni di volontariato ambientale e di prossimità.

 

Le riflessioni si svilupperanno in particolare attorno all’adattamento ai cambiamenti climatici, tema centrale scelto per la campagna di quest’anno. Gli eventi climatici estremi, infatti, sono sempre più presenti nella nostra regione: dall’alluvione alla siccità, ogni anno vediamo un alternarsi di situazioni che mettono in territorio e i suoi abitanti in condizioni di rischio, non solo per il proprio lavoro e i propri beni, ma anche per la propria salute. Risulta evidente che la ricerca di soluzioni per mitigare ma soprattutto per adattare le città e i territori a questi cambiamenti sempre più estremi e ricorrenti è elemento di primaria importanza in un’ottica di tutela della cittadinanza, insieme alle attività di prevenzione e di informazione destinate proprio alle persone che vivono l’ambiente veneto. Il tema sarà poi declinato a seconda delle vertenze specifiche di ogni singolo territorio.

 

 

Sul piano dei campionamenti, in questa quinta edizione resta attenzionato il batterio escherichia coli, ovvero i batteri fecali che permettono di verificare lo stato di depurazione delle acque, che lo scorso anno ha visto il 17% dei punti monitorati (9 su 52) con valori superiori il limite di legge di 5.000 MPN/100ml e il 52% (27 su 52) valori superiori all’indice di buona qualità suggerito da Arpav dei 1.000 MPN/100ml. Non manca il Glifosate, un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura e del quale Ispra ha già rilevato la presenza di concentrazioni importanti nelle acque superficiali del nostro Paese. Infine, novità della scorsa edizione che purtroppo rimane fondamentale da monitorare, i campionamenti delle sostanze perfluoroalchiliche, ovvero i famosi Pfas, composti chimici utilizzati in campo industriale per la loro capacità di rendere i prodotti impermeabili all’acqua e ai grassi e impiegati su vasta scala (per esempio in tessuti, tappeti, pelli, schiume antincendio, contenitori per alimenti e detersivi). Questi ultimi sono infatti un tema particolarmente delicato, soprattutto in Veneto, perché tendono ad accumularsi e a permanere a lungo negli esseri viventi, esseri umani compresi, ai quali ad alte concentrazioni causano patologie e decessi prematuri, come dimostrato ormai da numerosi studi.

 

La fase di restituzione dei primi dati (riguardanti gli escherichia coli) e di condivisione delle prime considerazioni partirà il 17 maggio dal rodigino, a Fratta Polesine, e si concluderà nel trevigiano, a Breda di Piave, il 21 giugno, passando (nell’ordine) per Fontaniva, Vicenza, Cologna Veneta, Treviso, Portogruaro e Zevio. Otto appuntamenti, dunque, tra incontri, passeggiate, escursioni e visite guidate speciali in cui Legambiente Veneto incontrerà la cittadinanza al fianco dei volontari e rappresentanti dei circoli territoriali locali. I dati riguardanti glifosate e Pfas (di più complessa e delicata analisi) saranno divulgati a dicembre in un incontro di chiusura ufficiale della campagna.

 

“In un territorio come il nostro, un’attenzione a 360 gradi sulla risorsa idrica non può che essere obiettivo primario, e lo confermano anche gli eventi atmosferici estremi degli ultimi giorni” spiega Giulia Bacchiega, portavoce campagna Operazione fiumi “In questo quadro, “Operazione fiumi” ha lo scopo duplice di valutare lo stato di salute delle acque ma anche il modo in cui ne facciamo uso e gestione. Sul fronte degli inquinanti, in particolare, cerchiamo di darci obiettivi sempre maggiori: l’anno scorso, per esempio, abbiamo deciso di monitorare per la prima volta i Pfas e ci siamo resi conto che, nonostante siano già sorvegliati da Arpav, è necessario mantenere alta l’attenzione e implementare il monitoraggio di questi “nuovi” inquinanti. A fare tutto questo, naturalmente con il supporto di Arpav stessa, sono volontari e volontarie di Legambiente Veneto, cittadini e cittadine con una speciale sensibilità per la tutela del bene comune. La Citizen Science dimostra che il contributo di tutti è prezioso in un’ottica di salvaguardia della salute ambientale e umana, per l’oggi e per il domani”.

“Già da alcuni anni Bcc Veneta è vicina a Legambiente con iniziative e progetti volti alla salvaguardia e alla tutela del nostro ambiente” ricorda il presidente di Bcc Veneta, Flavio Piva, “e lo fa con iniziative concrete come il progetto Banca Bosco o la realizzazione di un giardino didattico in città creato per i bambini, per le loro famiglie e anche per le scuole. Ma il nostro impegno non si ferma qui, ecco quindi che la campagna “Operazione fiumi - Esplorare per custodire”, propostaci da Legambiente Veneto per andare alla ricerca di batteri ed inquinanti in 12 fiumi della regione, ci vede fermamente convinti e fortemente coinvolti per contribuire alla salvaguardia e alla tutela della salute ambientale dei territori in cui noi tutti viviamo ed operiamo”.

 

Di seguito le tappe della campagna*:

 

Data

Fiume

Luogo

sabato 17 maggio

Po e Canalbianco

Fratta Polesine (RO)

domenica 18 maggio

Brenta

Fontaniva (PD)

giovedì 22 maggio

Bacchiglione e Retrone

Vicenza

sabato 31 maggio

Fratta Gorzone

Cologna Veneta (VR)

sabato 7 giugno

Sile e Dese

Treviso

mercoledì 11 giugno

Livenza

Portogruaro (VE)

sabato 14 giugno

Adige

Zevio (VR)

sabato 21 giugno

Piave

Breda di Piave (TV)

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