La seconda vita “pop” di Benetton firmata Castelbajac conquista gli investitori

TREVISO. Le lettere di Benetton, rigorosamente multicolor, si mescolano sulle maglie di cashmere per creare delle opere d’arte. Il polipetto stilizzato, icona del maglificio trevigiano, è ricamato a punto maglia, ma anche a laser sui jeans, rendendo il marchio United Colors riconoscibile anche da lontano. Un po’ come le “G” di una grande firma fiorentina, con la differenza che i capi dell’anteprima della collezione Fall Winter 2019-2020, presentata l’altro ieri a Castrette nello showroom firmato “Benetton Studios”, sono accessibili a tutti. .
il rilancio. Parte da qui, tornando alle origini e valorizzando lo storico logo, il rilancio del marchio United Colors, chiamato a rialzarsi da una crisi che nel 2017 ha visto una perdita di 180 milioni di euro. L’azienda punta a un difficilissimo rilancio, tanto che a riprenderla in mano è stato il suo fondatore, Luciano Benetton. Oltre 1.500 gli addetti ai lavori arrivati da tutto il mondo per la sfilata a porte chiuse di lunedì sera, che ha segnato il debutto dello stilista francese Jean Charles de Castelbajac.

La chiave? La creatività dello stilista, designer e artista, apprezzata da Luciano, Giuliana, ma anche Sabrina (figlia di Gilberto) e Massimo (figlio di Carlo) Benetton. «Hanno trovato il direttore creativo giusto, per una collezione che farà innamorare il pubblico» giurano i buyer. Test superato per lo stilista, che si è presentato esibendo sul gilet blu l’insegna Benetton su sfondo verde. I nuovi capi sono tutti coloratissimi, pop, in grado di trasmettere energia positiva, come le pellicce, naturalmente ecologiche. La parola “Green” compare come scritta sulle t shirt e su più capi, rispecchiando l’anima verde di Benetton. Il denim è riciclato, con lavaggi senz’acqua, perché l’attenzione per ridurre al minimo l’impatto ambientale è centrale.
solo filati italiani. Si alza la qualità dei tessuti, tutti filati italiani per far ripartire l’economia made in Italy a partire dal tessile. I pantaloni sono comodi, stretti o larghi che siano, perché i morbidi tessuti scivolano fluidi, comunicando un sensazione di comfort. Di velluto a coste, di jeans, di cotone, hanno un taglio moderno, spesso alla caviglia, da abbinare a tronchetti colorati. Ma a lasciare tutti a bocca aperta sono stati anche i collant stile arcobaleno, sia a righe che a rombi effetto Arlecchino, che spiccano su stivaletti trasparenti, d’effetto dirompente.

Così come sono piaciute le divertenti maglie che rappresentano Mickey Mouse, ma anche i Peanuts, portando il fantastico mondo dei fumetti nella vita reale, in pieno stile Castelbajac. Innovazione, tessuti tecnici nelle giacche, come i giubbini in neoprene. Sotto, le maglie colorate, non le classiche a tinta unita, ma con inedite fantasie ricamate. Dalle pecorelle colorate su sfondo bianco, ognuna contenente una lettera, per formare Benetton.
Dopo la sfilata, chiusa da due “Leoni” del Benetton Rugby, la sorpresa è continuata con il buffet, all’insegna del colore, con il polipetto marchiato sui tovaglioli, perché l’identità dell’azienda è il valore aggiunto da esibire per ripartire.
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