«La questura senza parcheggi Ennesima pecca dell’Appiani»

Si torna a puntare il dito contro i disagi patiti da poliziotti e utenti dopo il trasferimento della Questura all’Appiani. Dopo infiltrazioni, black out energetici ed altre magagne, la vera nota...

Si torna a puntare il dito contro i disagi patiti da poliziotti e utenti dopo il trasferimento della Questura all’Appiani. Dopo infiltrazioni, black out energetici ed altre magagne, la vera nota dolente da qualche mese a questa parte sono i parcheggi. Giudicati già scarsi prima dell’apertura dei silos interrati, ora che sono stati aperti i nuovi stalli e attivate le tariffe parcheggio sono ritenuti ufficialmente «insufficienti». Lo ha detto il questore stesso al Comune, l’autunno scorso, lo ribadiscono i sindacati uno dietro l’altro. L’ultimo affondo è del Coisp, che ieri ha diramato una nota. «Dopo essere stati cacciati dal centro cittadino e trasferiti in una struttura, a nostro parere non idonea per i servizi di Polizia, con il Comune di Treviso che ha reso la maggior parte dei parcheggi della Cittadella delle Istituzioni a pagamento, ci rendiamo conto che forse la palazzina affittata a circa 1.000.000 di euro annui non era proprio indicata come sede della Questura e della Polizia Stradale. I poliziotti, soggetti a reperibilità e ad orari diversi, sempre più frequentemente devono fare salti mortali per trovare posti per parcheggiare. Cosa questa che crea non poche difficoltà per i servizi istituzionali che devono garantire con orari specifici».

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