La prostituta trevigiana: «Juve in tv? Lavoro meno»

la storia
«Quando gioca la Juve in Champions gli affari vanno male». Telefonata particolare quella ricevuta dalla trasmissione radiofonica i “Lunatici” nella notte tra mercoledì e giovedì. Era da poco passata l’una e venti quando Caterina, da Treviso, ha deciso di raccontare la sua storia.
«Faccio la prostituta», ha esordito Caterina, «lavoro a Treviso, in automobile. Ho 31 anni. Ho iniziato a prostituirmi ad aprile. Devo risolvere dei problemi di natura economica, ho delle pendenze con l’agenzia delle entrate. Ero sposata con una persona che mi ha messo in mezzo a un po’ di guai. Prima lavoravo in una biblioteca. Ho un uomo, sposato. Non sa che faccio questo lavoro. Spero di smettere presto, ma non mi dispiace più di tanto quello che faccio».
«Questa notte è una notte in cui si lavora poco. Succede sempre quando c’è la Champions League. Quando gioca la Juve è ancora peggio. Aspetto i mariti insoddisfatti delle altre donne. Non vado con i clienti ubriachi, i drogati e alcuni stranieri. Chiedo cinquanta euro a prestazione per una cosa veloce. Tra i miei clienti ci sono sessantenni. Gli uomini che vengono con me non mi fanno schifo, ma pena. Hanno problemi. Polizia e carabinieri? Non mi dicono niente. Ho sentito parlare dei papponi che pretendono un pizzo per farti battere, ma per ora non è venuto nessuno». Insomma, il più grande nemico delle prostitute è la Juve in Champions.
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