La pista d’atletica dimenticata a Castelfranco: «Inguardabile e pericolosa»
L’impianto in via Redipuglia “doppiato” dalle recenti opere nei comuni vicini.
Il centro sinistra attacca, il tema era stato al centro della campagna elettorale

CASTELFRANCO. «Montebelluna e Vedelago al traguardo, Castelfranco ancora ai blocchi di partenza»: con una efficace parafrasi sportiva, Castelfranco Merita commenta le notizie che hanno caratterizzato l’ultimo fine settimana (l’inaugurazione degli impianti sia a Vedelago che a Montebelluna), riportando in auge uno dei temi che aveva caratterizzato la campagna elettorale di un anno fa. Si torna a parlare dunque della sistemazione dell’impianto vicino al palazzetto dello sport, ormai ridotto in condizioni pietose, nonostante fosse stato un’eccellenza nel panorama sportivo locale.
Se a Montebelluna la nuova pista d’atletica è già realtà e a Vedelago si è proceduto ad una riqualificazione straordinaria del centro Bolge, «Castelfranco invece» chiosa la coalizione di centrosinistra «dovrà attendere il suo nuovo impianto, non è dato a sapere quando. A dire il vero non si sa neanche dove, dal momento che l’assessore di riferimento aveva affermato in sede pubblica più o meno questo: “per sua natura l’atletica è uno sport da periferia”, chissà su quale base. È un dato di fatto: amministrazioni vicine e dello stesso colore politico della nostra, ma che accolgono le sollecitazioni e le richieste dell'opposizione (contrariamente a ciò che accade a Castelfranco), sono in grado di offrire ciò che i cittadini sportivi meritano: un impianto sportivo dignitoso, anzi, nuovo. Castelfranco intanto continuerà a calpestare ciò che vediamo: un manto a dir poco vetusto, usurato, inguardabile, pericoloso. Castelfranco continuerà ad avere un impianto inutilizzabile da anni».
Il tema della pista d’atletica è strettamente connesso con il grande progetto di rifacimento degli impianti di via Redipuglia, in particolare la piscina: la visione complessiva vede infatti l’allargamento dello spazio attualmente occupato dall’impianto natatorio, mentre il campo sportivo circondato dalla pista d’atletica dovrebbe diventare un’area verde a vocazione sportiva, ma senza pista, che secondo quanto annunciato dovrebbe invece venire creata a Salvarosa. Una decisione sulla quale il centrosinistra non ha mai nascosto la sua contrarietà, ribadendo che la pista d’atletica deve rimanere “dov’era e com’era”. Anche recentemente l’amministrazione guidata da Stefano Marcon ha sottolineato che il progetti della piscina e del polo sportivo di via Redipuglia siano allo stato dell’arte ancora una “suggestioni”. Nulla di deciso e irrevocabile, per ora, si attende un progetto che accolga le diverse osservazioni pervenute nelle commissioni.
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