La Piccola Comunità arriva in agriturismo

CONEGLIANO. «Nelle giornate limpide, gli ospiti della Mondaresca vedranno le navi da crociera nella laguna di Veneza». È con questa immagine che Flavio Silvestrin, presidente della Piccola Comunità, ha annunciato l’acquisizione del vecchio agriturismo “La Mondaresca”, sui colli di Tarzo, trasformato nella terza sede della sua Comunità. Le stanze dell’ex locale e i 27 mila metri di campo e giardino diventeranno una «fattoria sociale», uno spazio in cui 25 persone, ex tossicodipendenti ma non solo, si ricostruiranno una vita lavorando a un allevamento caprino e alla produzione di latte e altre risorse per l’auto sostentamento, sempre seguiti 24 ore su 24 dal personale della Comunità. Silvestrin e i suoi soci hanno acquistato l’ex agriturismo, dismesso da alcuni anni, per 470 mila euro, e lo pagheranno con un mutuo decennale. La struttura è già operativa dal 15 agosto, con sette persone all’interno, ma sarà ufficialmente inaugurata sabato 6 settembre alle 11. La Mondaresca, sulla cresta della collina di Arfanta, si aggiunge così alla sede storica della Piccola Comunità a Conegliano (pronta a festeggiare i 40 anni) e a quella di Fontanelle. «A Tarzo – spiega Silvestrin – affideremo all’agricoltura il recupero di persone che non riescono ancora a valorizzare appieno le loro capacità lavorative. Abbiamo implementato anche il servizio di formazione con l’esterno, contattando oltre un centinaio di aziende». Anche Michela Frezza, responsabile Servizio per le dipendenze Usl7, spiega la filosofia dell’iniziativa: «La Mondaresca è un sogno che si realizza. Accoglierà persone che provengono da un percorso di recupero da una dipendenza, ma che non sono ancora completamente autonome». Dipendenze, ma non solo: tra i colli di Tarzo troveranno posto anche le “marginalità evolute”, cioè nuovi poveri o soggetti con lievi disabilità, che per ripartire hanno solo bisogno di una spinta. E gli ospiti di Conegliano si sono già resi disponibili per preparare la nuova sede.
Andrea De Polo
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