«La nuova autostazione è ancora troppo piccola»

Confronto fra i sindacati Mom, il presidente e il sindaco Marcon: «Poche corsie  e un unico accesso: si rischiano intasamenti». «Proposte serie, le valuteremo»

CASTELFRANCO. Il sindacato della Mom incontra l’amministrazione di Stefano Marcon sul progetto nuova autostazione autobus: servono più piste per garantire la qualità del servizio. Lunedì i vertici della Rsu Mom hanno incontrato il presidente della società, Giacomo Colladon, i tecnici comunali, sindaco e assessori per un confronto sulla nuova autostazione che dovrebbe vedere la luce a metà 2020, stando alle ultime dichiarazioni dell’assessore Roberto Filippetto. Durante la sessione all’insegna del dialogo costruttivo, il sindacato ha segnalato alcune criticità relative all’attuale progetto dell’autostazione che dovrà sorgere a nord dell’attuale stazione ferroviaria.

I punti nevralgici su cui si è discusso, sono stati i seguenti: si passerebbe dalle 7 corsie, con spazi di sosta per 4 autocorriere, che attualmente sono presenti nella stazione “vecchia” di via Podgora, alle 8 corsie (e nessuna corsia di sosta temporanea) del progetto della nuova autostazione. Inoltre, essendo stato previsto un unico accesso, che fungerà sia da entrata che da uscita, una delle otto corsie dovrebbe sempre essere lasciata libera per lo scarico e carico delle navette in uscita. Allo stato attuale del progetto, l’unico accesso possibile si troverebbe inoltre in curva e non permetterebbe il passaggio in contemporanea di due corriere.

I sindacati si sono mostrati aperti al dialogo e al confronto e pure da parte dell’amministrazione si sono immediatamente avviate le pratiche di accertamento e verifica per l’apporto delle migliorie.

Quali migliorie? Durante l’incontro sono state avanzate alcune proposte per garantire almeno un secondo accesso all’autostazione e qualche pista in più per gli autobus durante le manovre interne di carico e scarico dei passeggeri. Le piste per le soste brevi ad esempio, per una persona non addetta ai lavori, potrebbero sembrare inutili, ma in realtà servono ad approntare un sistema di viabilità interno all’autostazione, fatto di precedenze e immissioni, capace di garantire la fluidità delle corriere e la sicurezza dei pedoni.

Il sindaco Stefano Marcon ha così commentato l’incontro: «Sono state avanzate alcune proposte per migliorare la nuova autostazione degli autobus che verrà realizzata a Castelfranco. Un ottimo esempio di co-working che ci ha portato a valutare quali siano i margini di miglioramento su cui possiamo muoverci da qui in avanti. Senza stravolgere il progetto iniziale stiamo ora valutando, grazie al lavoro dei nostri tecnici comunali, se si può fare qualcosa per avvicinarsi alle esigenze di chi lavora nel settore dei trasporti accogliendo le loro proposte». Poi conclude: «Se possiamo realizzare alcune migliorie, come l’aumento delle corsie, lo faremo».

Un’opera importantissima per la città di Castelfranco che andrà a migliorare il trasporto pubblico castellano e in ultima istanza sarà di beneficio a tutta la cittadinanza. Un’occasione anche per mettere al centro dell’attenzione il tema della mobilità cosiddetta green, oggi più che mai dopo che la regione Veneto si è dimostrata la più inquinata d’Italia nell’arco dell’anno appena trascorso (Legambiente). Con l’autostazione nuova partiranno anche le 2 linee di trasporto urbano e sub-urbano. —

Elia Cavarzan

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