La Marcon rischia la chiusuraManifestazione in Comune
Maser, i lavoratori vedono a rischio il posto di lavoro: "De Zen ci deve aiutare, il comitato Primavera lascerà 50 famiglie sulla strada"

MASER. «Chiediamo pietà? al sindaco De Zen». Ha esordito così? questa mattina Bruno Marcon, titolare della Marcon srl assieme ad una ventina di dipendenti al sit-in in
municipio per protestare con il sindaco Daniele De Zen. Il titolare e i dipendenti messi in ginocchio dopo la sentenza rischiano di restare a casa. «Non posso fare promesse», allarga le braccia il primo cittadino.
Cartelloni, slogan di protesta di una ventina di dipendenti della Marcon accompagnati dai titolari Bruno e Paolo Marcon. Una sorpresa a denti stretti per De Zen quando questa mattina nei corridoi del municipio ha visto sfilare cartelloni contro la chiusura del centro smaltimento rifiuti. Un incontro a sorpresa al quale sono volate parole infuocate «Adesso cosa c'?è da festeggiare? - chiede una dipendente - 50 famiglie rischiano di restare a casa». La ditta messa in ginocchio dopo la sentenza del Tar che
blocca l'ampliamento ma anche l'attivit?à già? esistente da più? di 20 anni rischia il collasso finanziario: le banche non potrebbero più? concedere finanziamenti e i titolari
all'arrivo della notifica da parte del tribunale minacciano di chiudere l'azienda. «Non posso darvi delle garanzie - si difende il sindaco - non ho le competenze e i titoli per farlo. Se avete dei progetti potete presentarli e poi si decider? di conseguenza».
Il sindaco non si sbilancia ma la Marcon non ha molte alternative davanti ad un crack finanziario. «I dipendenti reclamano il loro posto di lavoro - tuona Marcon - abbiamo messo da parte il rancore e siamo venuti in ginocchio a chiedere pietà?. Dal sindaco non abbiamo ricevuto neppure un po' di sostegno morale». Il sindaco De Zen durante l'incontro prende le distanze sia dalla Marcon e dal Comitato Primavera. «Ho sempre rispettato le opinioni di tutti - spiega De Zen -ma non ho mai agevolato nessuno delle due parti». I dipendenti escono a bocca asciutta ma soprattutto con il terrore di perdere il posto di lavoro. «Il sindaco ha seguito una linea diplomatica - dice un dipendente - non ha dato risposte».
Il sindaco non si sbilancia ma la Marcon non ha molte alternative davanti ad un crack finanziario. «I dipendenti reclamano il loro posto di lavoro - tuona Marcon - abbiamo messo da parte il rancore e siamo venuti in ginocchio a chiedere pietà?. Dal sindaco non abbiamo ricevuto neppure un po' di sostegno morale». Il sindaco De Zen durante l'incontro prende le distanze sia dalla Marcon e dal Comitato Primavera. «Ho sempre rispettato le opinioni di tutti - spiega De Zen -ma non ho mai agevolato nessuno delle due parti». I dipendenti escono a bocca asciutta ma soprattutto con il terrore di perdere il posto di lavoro. «Il sindaco ha seguito una linea diplomatica - dice un dipendente - non ha dato risposte».
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