La mamma stringe la foto di Sabrina sulle note di Vasco

Guarda, folla per i funerali della 22enne morta a Pederobba Don Domenico: «L’ho battezzata, ora le do l’ultimo saluto»
Di Enzo Favero
Borghesi Montebelluna funerale di Sabrina Tonietti, i genitori e le due sorelle
Borghesi Montebelluna funerale di Sabrina Tonietti, i genitori e le due sorelle

MONTEBELLUNA. La piccola chiesa di Guarda si è riempita di lacrime ieri per l'ultimo saluto a Sabrina Tonietti, la 22enne uccisa nell'incidente di mercoledì sulla Feltrina. Gente anche all'esterno per seguire la funzione funebre: dentro non ci stavano tutti. Tanti giovani, amici della ragazza, stretti attorno al fidanzato Nicola, ai genitori Lucia e Claudio, alle sorelle Alessia e Barbara. Sabrina Tonietti, che per tanti anni era vissuta a Guarda prima di trasferirsi a Cavaso per vivere con il fidanzato, è tornata nella chiesa dove era stata battezzata 22 anni prima per l'ultimo saluto.

Lo ha ricordato il parroco, don Domenico Pellizzer, che l'aveva iniziata al cristianesimo e ieri ha dovuto celebrarne i funerali. Un saluto, l'ultimo, sulle note e sulle parole di "Vita spericolata"di Vasco, una delle canzoni preferite di Sabrina. La bara di legno chiaro, con sopra un cuscino di fiori, era già in chiesa mezz'ora prima che iniziasse la funzione. Davanti a tutti la mamma Lucia che stringeva al petto una foto di Sabrina, il papà Claudio, le sorelle Alessia e Barbara, il fidanzato Nicola, con cui conviveva. E dietro a loro i tanti amici dellla giovane parrucchiera. Tutti commossi, tutti a pensare al suo sorriso inimitabile.

«Ventidue anni fa, quando ho dato il battesimo a Sabrina, non pensavo che oggi le avrei dato la benedizione per l'ultimo viaggio», ha detto nell'omelia il parroco, don Domenico Pellizzer, che ai genitori, alle sorelle, al fidanzato della ragazza ha voluto rivolgere parole di speranza per lenire un dolore lancinante. «Ai suoi cari Dio dia la forza di andare avanti», ha aggiunto, e a quanti si chiedevano il motivo di una giovane vita stroncata così violentemente ha detto: «Noi vediamo la risposta nella morte di Gesù».

Poi, prima della conclusione della funzione religiosa, una voce flebile si è levata dalla chiesa per salutare la ragazza mentre stavano partendo le note di "Vita spericolata" di Vasco Rossi, interrotte da un "Ciao, ti voglio bene" a cui ha fatto seguito un lungo applauso da parte della tanta gente commossa che affollava ieri pomeriggio la chiesa di Guarda. Tanti con gli occhi rossi nel vedere quella bara di colore chiaro, nel guardare quella madre che era l'immagine della disperazione mentre stringeva al petto la fotografia di una figlia morta troppo presto.

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