La finanza a caccia di giovani laureati «Meglio se in Legge»

Centinaia di posizioni aperte nel recupero crediti e prestiti L’ad di Sigla Credit: «In un anno più 24% di assunzioni»

TREVISO. Nella Marca ci sono centinaia di posti di lavoro per neolaureati, specie se provenienti da corsi di studi ritenuti meno appetibili di altri. È la rivincita dei laureati in Giurisprudenza, ma non solo: il mondo della finanza e del credito è a caccia di giovani da inserire negli organici delle società, come le coneglianesi Finint e Sigla Credit, che stanno occupando il vuoto lasciato dalle banche “tradizionali”. Recupero crediti, “middle office”, esperti di cartolarizzazione, consulenti del credito: gli annunci di posizioni aperte fioccano, così come i colloqui (e le assunzioni - anche se rigorosamente a tempo determinato) di ragazzi e ragazze laureati soprattutto in Giurisprudenza, spesso chiusi nella tradizionale carriera legale da tirocini infiniti, scarse gratificazioni professionali e concorrenza spietata. Non serve particolare esperienza: si impara sul campo. Sacrifici sì, molti, perché anche qui la concorrenza è agguerrita. La prepotente espansione di Finint - e delle sue società collegate tra Conegliano e San Vendemiano - ha fatto da apripista: «Speriamo di assumere in primavera 2018 circa 70 persone, che si aggiungono alle 95 inserite nel 2017» spiegava nei mesi scorsi il presidente Enrico Marchi, «cerchiamo analisti di Npl (prestiti non performanti, ndr) neolaureati. Oggi siamo circa 750 persone, di cui 300 nella investment banking». Poi c’è Agenzia Italia, da poco ceduta da Finint dopo averla fatta decollare, che si occupa di processi amministrativi, occupa altre 450 persone, e che - manco a dirlo - in questi mesi sta continuando ad assumere. Basta scorrere le posizioni aperte in Finint dal sito della società per rendersi conto delle opportunità: consulenti e analisti, ma anche sistemisti, programmatori, addirittura geometri e architetti. E i curricula fioccano.

Tra i player del settore con la crescita più impetuosa c’è (sempre a Conegliano) Sigla Credit, specializzata nei prestiti personali ai privati, un volume di finanziamenti erogati superiore ai 200 milioni nel 2017. Alla fine dell’anno scorso la società è stata rilevata da Alchemy Special Opportunities Fund, un fondo britannico che ha investito per farle fare il salto di qualità decisivo favorendone crescita e sviluppo. Con la lenta ripresa dei consumi, in un contesto di sfiducia rispetto ai canali “tradizionali” del credito, si sono aperte anche in questo caso decine di posizioni: «Oggi abbiamo 102 dipendenti, e stiamo continuando ad assumere, nell’ultimo anno siamo cresciuti del 24 per cento in quanto a personale» spiega Vieri Bencini, dal 2005 amministratore delegato di Sigla Credit, «stiamo cercando diversi tipi di profili, dagli analisti di middle office agli addetti al back office. Cerchiamo tipicamente ragazzi giovani, con diploma o laurea, che vogliono formarsi nell’attività di gestione del credito. Una laurea in Legge, per esempio, sarebbe molto utile. Infine abbiamo varie posizioni nel canale post vendita e nei call center che vendono direttamente i nostri prodotti». Estremizzando il concetto, il vecchio “posto in banca” sta per essere sostituito dal “posto nella finanza”? «Le banche generaliste si stanno contraendo in termini di numero e si efficientano su pochi core business» spiega ancora Bencini, «il resto è stato dismesso. Pensiamo al leasing: tante banche hanno già fatto un passo indietro. Noi, in ogni caso, distribuiamo il nostro prodotto anche su 900 sportelli bancari». Ai neo assunti è chiesta la disponibilità a viaggiare: «I clienti sono equamente distribuiti fra Nord, Centro e Sud».

Andrea De Polo

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso