La Curia esonera il prof di religione, il Duca insorge

«Siamo costernati all’idea che, dopo 24 anni, ci venga a mancare don Edmondo Lanciarotta, punto di riferimento del nostro liceo». Stavolta non è una parrocchia a dir la sua per non lasciar partire un benvoluto sacerdote trasferito altrove. A “battere i pugni” alla notizia dell’esonero dall’insegnamento di don Edmondo Lanciarotta, professore di religione al Duca degli Abruzzi, all’alba di quasi 25 anni qui passati in cattedra, ora è una preside, Maria Antonia Piva, la dirigente scolastica del liceo. Un fulmine a ciel sereno per la popolosa scuola superiore trevigiana l’arrivo della notizia ufficiale del trasferimento di don Edmondo, direttore dell’Ufficio scuola e università della diocesi e ad oggi parroco di Conscio alla parrocchia di Mussetta di San Donà di Piave. Un cambio di rotta all’interno del vasto programma delle nomine e dei trasferimenti dei presbiteri predisposto dal vescovo monsignor Gianfranco Agostino Gardin. Il bene della chiesa, in primis, è “fatto di scelte che tengono conto delle esigenze dell’insieme”, si legge nel sito della diocesi all’annuncio del trasferimento dei parroci. Ma ciò non toglie che un scuola pubblica si possa svegliare un giorno, al pari di una parrocchia, scoprendosi “orfana” di un sacerdote, docente di religione stimato ormai di casa nel liceo trevigiano da cinque lustri. «I latini dicevano bene “Unicuique suum”, a ciascuno il suo», mette in chiaro la preside del Duca,«la diocesi fa le sue scelte e le rispetto. Non entro nel merito del ripensamento della mappa dei trasferimenti dei sacerdoti. Ma togliere dall’insegnamento don Edmondo per il nostro liceo è una gravissima perdita: la perdita di un grande professionista della scuola». Don Edmondo ha fatto ingresso per la prima volta in classe al Duca degli Abruzzi il primo settembre del 1990. Nell’impegno di coordinatore del dipartimento di Religione del liceo ha attivato il progetto “Scuola e Volontariato” con una varietà di progetti, ben 21, ai quali negli ultimi anni ha preso parte il 50 per cento degli studenti. (a.v.)
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