La casa alluvionata di Parise a Salgareda: «Ci sono 30mila euro di danni»

Dopo l’allagamento la gara per sistemare gli interni dell’abitazione, libri e mobilio Il proprietario Vidotto: «Donazioni per 4mila euro, a maggio apriremo il giardino»
AGOSTINI AG.FOTOFILM SALGAREDA CASA DI GOFFREDO PARISE
AGOSTINI AG.FOTOFILM SALGAREDA CASA DI GOFFREDO PARISE

SALGAREDA. La piena del Piave ha causato danni per almeno 30mila euro alla casa in cui Parise ha scritto i Sillabari. Una prima stima, Si vedrà più avanti quanto materiale è stato rovinato dal fango. Ieri mattina, la notizia che anche la caldaia, che all’inizio si pensava fosse resistita all’alluvione, dovrà essere cambiata. Farà la stessa fine del rasaerba, del piano cucina. E poi ci sarà da sistemare il giardino, prima dell’alluvione verde e rigoglioso e oggi coperto da uno strato di fango profondo 40 centimetri. .

il restauro. «Dobbiamo aspettare la primavera. Solo quando il fango si sarà seccato potremo rimuoverlo», racconta Moreno Vidotto che, insieme a Enzo Lorenzon e molti amici, ha ricacciato fuori dalla porta la melma portata dal Piave. Tanti degli oggetti che popolavano la Casa delle Fate ora sono sparsi fra varie famiglie del Mottense, tutte fidate: dei mobili si stanno prendendo cura il mottense Fabio e una famiglia di Vigonovo, i libri più preziosi sono a Salgareda. Ma sono davvero tanti gli oggetti perduti, probabilmente trascinati via dalla piena: mancano molti volumi, anzitutto, e poi la panca che accoglieva i visitatori, l’impianto audio con cui portare avanti gli eventi primaverili ed estivi.

il sopralluogo. Nelle prossime settimane un tecnico dovrà controllare la casa per capire se le scale , danneggiate dall’acqua e dal fango, potranno reggere o dovranno essere rifatte. Stesso discorso per il pavimento in legno del primo piano, che al tatto risulta ancora zuppo come i muri, che continuano a trasudare acqua. «Il problema non sono i soldi. Certo, aiutano molto. Ma la questione è capire fino in fondo quali saranno le spese da affrontare», continua Vidotto, che si commuove quando parla dei 37 che hanno donato alla causa del recupero della Casa delle Fate in tutto 4.020 euro.

le donazioni. «Un privato ci ha donato 500 euro. Non ci siamo sentiti soli». Questa piena così devastante è stata il colpo di grazia ad alcune piccole, grandi testimonianze dirette del passaggio dell’inquilino illustre della casa. Il tavolo in marmo appartenuto a Parise si è rotto. L’acqua ha anche cancellato la scritta in nero “Parise” che il marmista aveva vergato nella parte inferiore della pietra per indicare il committente. Ora si leggono solo la P e la R. «Non rinunceremo alla prossima edizione di Poesie sotto i gelsi, in primavera», promette Vidotto, «a maggio il giardino sarà pronto, la corrente arriverà con l’anno nuovo. C’è ancora tanto lavoro da fare». 

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