Katia Uberti prima donna a Paese per continuare il lavoro inziato

Ha vinto la cordata formata da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e una civica. In continuità con l’era Pietrobon
zago agenzia foto film paese katia uberti nuovo sindaco
zago agenzia foto film paese katia uberti nuovo sindaco

PAESE. Aspettative di ballottaggio cancellate: la leghista Katia Uberti, a Paese, vince al primo turno. Ed ottiene così un suo secondo record personale. Dopo essere stata la prima donna a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale, dal 1999 al 2004, ora è anche la prima donna sindaco della storia del Comune di Paese.

Con circa il 51% dei voti Uberti, a capo della coalizione di centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia ed una civica), ha infatti sbancato - di fatto doppiando - la concorrenza rappresentata da Rosella Lorenzetto, a guida del centrosinistra e stoppatasi al 25% circa, e Martino De Marchi, ex collega di maggioranza della Uberti e vicesindaco uscente. Anche il suo risultato, ottenuto con tre liste civiche, si attesta attorno ai 25 punti percentuali. Da parte di Uberti, che rappresentava la continuità rispetto ai 10 anni di amministrazione a guida Francesco Pietrobon - con cui ieri c’è stato il simbolico passaggio della fascia, senza indossarla prima dell'ufficialità - non manca ovviamente grande soddisfazione per il risultato ottenuto. Nonostante ci fosse un grande ottimismo anche alla vigilia.

«Il ballottaggio, è chiaro, era una delle possibilità. Ma stando in mezzo alla gente, in questa campagna elettorale appendice del mio operato degli ultimi anni, la mia impressione era molto positiva», commenta Uberti, subito dopo i primi festeggiamenti in sala consiliare e prima della festa in serata, «Fin dall’inizio, tra i mercati e i gazebo, la gente aveva capito ci fosse piena continuità rispetto all’amministrazione uscente, con il supporto di quasi tutta la giunta».

E ieri, a caldo, pure una dedica speciale. Al padre Enrico, scomparso nel 2009, tra i fondatori della sezione della Lega di Paese: «Il mio primo pensiero e la dedica di questa vittoria sono andati a lui, a mio padre: è grazie a lui se ho deciso di impegnarmi in politica, provando a dire la mia e a fare la differenza» ha aggiunto infatti Uberti, passando poi ai ringraziamenti. «I grazie da dire sono tantissimi: dalla sezione della Lega, che ha puntato su di me riponendo piena fiducia nella mia persona, ai candidati di tutte le quattro liste in mio supporto, fino a Francesco Pietrobon, con cui ho condiviso fianco a fianco questo percorso», ha detto ancora il neo-sindaco, «ora di percorso ne parte un altro, che mi vedrà impegnata ancora a tempo pieno, sarò ogni giorno in municipio. La prima cosa che farò da sindaco? Ora serve senz’altro costruire la squadra di lavoro, per continuare al meglio l'attività amministrativa avviata 10 anni fa. Andranno seguite tutte le opere pubbliche già avviate, dalla piazza di Paese ai due centri civici di Castagnole e Porcellengo, fino al bando sull’illuminazione a led». Infine una considerazione, che tocca anche i due avversari. Da cui Uberti nel pomeriggio di ieri, quando dai seggi arrivavano le prime indiscrezioni, ha ricevuto le congratulazioni per il risultato raggiunto. «I cittadini mi hanno fatto notare che in questa campagna elettorale abbiamo messo in gioco grande fair play e credo che tutto ciò sia stato molto apprezzato dai cittadini: abbiamo sempre proposto i nostri programmi e le nostre iniziative, senza denigrare nessuno. Sugli altri fronti ho visto invece una campagna elettorale abbastanza sleale, con programmi aleatori e senza cose concrete, a differenza nostra. Non abbiamo fatto promesse che sapevamo irrealizzabili: tutto quello che c’è nel nostro programma, viceversa, lo porteremo a termine. Confido comunque che in consiglio comunale ci sia un lavoro proficuo assieme alle minoranze: rappresentano una parte del Comune di Paese ed è giusto portino le loro istanze». —

Alessandro Bozzi Valenti

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso