“Ioapro”, i duri che si fan beffa dei verbali Ora rischiano anche la denuncia penale

conegliano
Sono pochi, ma non mollano. In rete si scambiano copia dei verbali, si indirizzano per le consulenze legali, cercano di far aderire alla protesta altri locali per sopperire a quelli che hanno mollato dopo le multe; nella vita reale cucinano e servono da bere come se nulla fosse mattina e sera. Le multe? Affisse sulla parete o gettate nel cestino. L’ordine di chiudere 5 giorni? Idem. I “duri” di “ioapro” vanno avanti infischiandosene dei verbali e dei ripetuti controlli. La loro disobbedienza potrebbe confluire in una denuncia penale, ma anche quella potrebbe – condizionale d’obbligo – finire a pizza e fichi.
a tavola al globus
«Possono venire anche altre forze dell’ordine a controllare, facciano il loro lavoro, come noi facciamo il nostro». Rosanna Dal Borgo titolare del Globus dove lunedì i vigili hanno fatto verbale imponendo anche 5 giorni di chiusura ieri ha continuato a servire i clienti, come fa da undici anni, dopo trent’anni da operaia metalmeccanica. Colazioni e pranzi con il servizio ai tavoli e al bancone, il locale è di passaggio nella zona della provinciale tra Santa Lucia e Susegana. «Speriamo questa dimostrazione si allarghi, i colleghi mi contattino così gli darò le dritte su come fare, abbiamo le spalle coperte e ci siamo rivolti ad una associazione (Life, ndr)». Non teme altri accertamenti ed anzi è pronta ad accogliere anche altri agenti e spiegare il suo punto di vista. «Vengano pure a fare il loro lavoro», ribadisce Rosanna Dal Borgo.
il “barba”, pirata
Tre le sanzioni ufficiali staccate a Daniele Barba, titolare dell’Osteria Porta Monticano di Conegliano. Lui, oste noto e pittoresco, dice invece siano addirittura sei. Comunque se la ride: «Pagare? Macché. Io apro, mi lascino lavorare in pace, lo stipendio ai quattro pagliacci che stanno lì... lo pago io. Le tasse sono costretto a pagarle se non vengono qui, le bollette se non le paghi tagliano la luce, come dovrei farlo? Le multe, non le firmo se le tengano, facciano quello che vogliono, se mettono i sigilli li tolgo. Io domani (oggi) faccio la fiorentina e ho trenta prenotazioni».
i vigili: segnalazioni e insulti
«Noi applichiamo le norme, comprendiamo la situazione di difficoltà e ci dispiace per gli esercenti, ma ci sono delle direttive da rispettare» spiega il comandante della polizia locale di Conegliano, Claudio Mallamace, «è anche un problema di concorrenza sleale, ci arrivano segnalazioni da altri esercenti, la maggior parte, che rispettano le regole». Gli agenti stanno monitorando anche i social network, in cui c’è una pioggia di commenti denigratori nei confronti della municipale. «Abbiamo visto insulti sui social nei nostri confronti, stiamo valutando di procedere con le denunce per diffamazione».
le sanzioni e il penale
Multe, ordini di chiusura. Ma poi? Paradossalmente si potrebbe andare avanti all’infinito perché la normativa ad oggi non prevede il ritiro della licenza o i lucchetti all’attività. «Commercianti e avventori rischiano in prima persona, conviene?» replica Antonello Roccoberton, viceprefetto della prefettura di Treviso e commissario a Conegliano sottolineando che «chi continuerà a tenere aperto dopo aver ricevuto le sanzioni andrà incontro a contestazioni penali che avranno ben altro peso sui titolari delle attività». Ma anche qui si apre un fronte che osti e ristoratori dissidenti liquidano frettolosamente con un «non ci importa». Una corsa contro un muro? Dipenderà anche da come verranno trattate perché paradossalmente si potrebbe arrivare anche ad una derubricazione, in sede di giudizio, in una ammenda. Condizionale d’obbligo, anche qui.—
Federico de Wolanski
Diego Bortolotto
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