Insieme? Ormelle e San Polo nicchiano

La giunta Manente divisa sul piano, la minoranza chiede le dimissioni. No alla discussione in piazza
ORMELLE CERIMONIA GEMELLAGGIO UNGHERIA fotocronaca ormelle cerimonia gemellaggio vazzola festa nel verde
ORMELLE CERIMONIA GEMELLAGGIO UNGHERIA fotocronaca ormelle cerimonia gemellaggio vazzola festa nel verde

Non è certo in discesa la strada verso le fusioni tra comuni tanto sponsorizzate dall’Anci trevigiana. Nell’opitergino mettense infatti, lì dove le fusioni potrebbero diventare realtà già entro alcuni mesi, c’è maretta. Mancano vasti accordi, mancano progetti comuni, giunte e consigli comunali sembrano quanto mai frazionati.

Il primo fronte di battaglia è Ormelle dove la giunta, divisasi sul tema, è attaccata duramente dalla minoranza di «Ormelle Futura», che chiede le dimissioni dei due assessori e del consigliere dissidenti. L’altro fronte è invece San Polo che giovedì porterà in consiglio un piano sul quale non c’è unità. Ma veniamo ai fatti. Lunedì scorso a Ormelle mentre la minoranza «Ormelle per le libertà» decideva di non partecipare al voto sulla fusione, l’altro schieramento di minoranza «Ormelle Futura» non solo esprimeva voto favorevole ma attaccava la giunta Manente. «Siamo stati promotori e fermi sostenitori del progetto di fusione dei Comuni» ha affermato il consigliere Roberto Muroni, «piccole realtà che si uniscono possono aiutare a non danneggiare ulteriormente il nostro bel territorio urbanizzato fino all’inverosimile dalle numerose amministrazioni comunali. Nonostante il progetto non sia finora stato portato avanti con i dovuti approfondimenti, continuiamo a sostenere la fusione, ma il voto contrario dei due assessori Zanella e Lorenzon e del consigliere Pagot deve necessariamente portare a delle coerenti dimissioni». Immediata la replica degli interessati che hanno bollato le affermazioni di Muroni come «demagogia».

Zanella, Lorenzon e Pagot hanno affermato di non aver nessuna intenzione di dimettersi su un tema che non fa parte del programma elettorale e su cui perciò deve essere necessariamente lasciata libertà di pensiero. Il capogruppo di maggioranza Luca Gerotto, mai intervenuto durante il consiglio comunale, al momento delle dichiarazioni di voto ha affermato: «Il mio voto sarà favorevole alla fusione anche se non ritenevo necessario avvenisse proprio entro questa sera. Come capogruppo sono dispiaciuto per le divisioni interne e valuterò la situazione».

Giovedì prossimo alle 20.30 sarà invece il consiglio comunale di San Polo San Polo a fare scintille. Il consigliere indipendente Leopoldo Masut aveva chiesto lo spostamento della sede del consiglio dal municipio alla piazza per coinvolgere il maggior numero di persone data l’importanza del tema ma la proposta non è stata accolta. Tra i consiglieri vi sarebbero dubbi relativamente alla fusione ma dovrebbero esplicarsi in voti di astensione e non di contrarietà. (c.st.)

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