Inquinamento record dopo il panevin, a Treviso ora il traffico rischia il blocco totale

Polveri sottili oltre i 300 microgrammi nelle ore dei falò a Treviso. Torna l’ordinanza anti smog, quattro sforamenti ammessi

TREVISO. A un certo punto, attorno alla mezzanotte di sabato, i grafici dell’Arpav non bastavano nemmeno più a contenere l’incremento delle polveri sottili nell’area, schizzate ben oltre quota 300 microgrammi per metro cubo (333 a Treviso città, via Lancieri di Novara), quando la soglia di sicurezza sarebbe 50. Nel capoluogo, un’impennata del 40 per cento in più rispetto all’anno scorso, quando la giunta Manildo aveva ordinato falò di dimensioni ridotte.

Lo stop del traffico

Anche in provincia, complice la peggiore situazione climatica di questo inizio 2019, le famigerate Pm10 hanno preso il volo, con il record di Mansuè, schizzato oltre la scala di riferimento dell’Arpav. Da stamattina in Comune di Treviso torna l’ordinanza anti smog (sospesa proprio per i panevin), il rischio è che dopo quattro sforamenti consecutivi si allarghi ai diesel Euro4 il divieto di entrare in città (coinvolgendo una platea di migliaia di veicoli). «Sapevamo che saremmo andati oltre la soglia di allarme, ma una volta all’anno possiamo mettere le tradizioni millenarie davanti ai dati» commenta Alessandro Manera, assessore all’Ambiente. «Nel 2017 abbiamo avuto 83 sforamenti, nel 2018 solo 43. I panevin sono stati comunque limitati stabilendo un orario certo di inizio e uno di spegnimento. E comunque anche l’anno scorso, con l’ordinanza di Manildo in vigore e le cataste alte al massimo un metro e mezzo, era stato sforato il limite di 30 microgrammi». Un problema che però rischia di riversarsi sul traffico: «Il rischio c’è, anche se i quattro sforamenti saranno calcolati da lunedì e non da domenica».



La difesa di zaia

Se saranno confermate le previsioni meteo (nessuna precipitazione e ritorno della nebbia), complici i residui di Pm10 post panevin e gli impianti di riscaldamento accesi al massimo, venerdì si arriverà quindi al blocco di tutte le auto diesel Euro4, una mazzata per decine di trevigiani. Comune e Regione assolvono, però, i falò, a partire dalle parola di Zaia ad Arcade sabato sera: «I volontari dei panevin non sono devastatori ambientali, se vogliamo discutere di inquinamento allora parliamo anche di pellet, legna da ardere e tutto il resto».

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