Indagato il titolare della “Elledi Plast”

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Disposti ulteriori accertamenti sulla morte di Marzio Borsato
BARBIERI . AG.FOTOFILM . ISTRANA . DECEDUTO SUL LAVORO DITTA ELLEDI PLAST
BARBIERI . AG.FOTOFILM . ISTRANA . DECEDUTO SUL LAVORO DITTA ELLEDI PLAST



La procura della Repubblica di Treviso ha aperto un’inchiesta sulla morte di Marzio Borsato, l’operaio di 48 anni morto per un incidente sul lavoro, avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì alla Elledi Plast srl di Pezzan di Istrana. Il sostituto procuratore Barbara Sabattini ha anche iscritto nel registro degli indagati il nome del legale rappresentante dell’azienda, Lino Carniel. Gli si contesta l’accusa di omicidio colposo. Un atto dovuto per poter espletare gli accertamenti tecnici che saranno effettuati all’interno dell’azienda nei prossimi giorni. I tecnici dello Spisal ed i carabinieri della stazione di Istrana sono chiamati a chiarire dinamiche e cause della caduta del bancale che ha schiacciato l’operaio, residente a Padernello di Paese e padre di una bimba.

Com’è noto, il fatto è avvenuto, venerdì, intorno alle 17.20, nell’area adibita a magazzino dell’azienda, specializzata in stampaggio di materie plastiche.

Borsato lavorava da molti anni nell’azienda di Pezzan di Istrana: si occupava proprio della gestione del magazzino. La stessa ditta, dopo un periodo in cui l’uomo si era trasferito in Piemonte, l’aveva voluto riassumere, proprio ricordando la professionalità e le capacità che Borsato aveva sempre dimostrato in oltre trent’anni di rapporto lavorativo, interrottosi venerdì nel peggiore dei modi. A lanciare l’allarme un collega dell’uomo: Borsato era a terra, travolto da un bancale carico di materiale plastico. Immediata la chiamata di soccorso, ma all’arrivo degli operatori di Vigili del fuoco e Suem 118, ogni tentativo si è rivelato vano. I traumi da schiacciamento provocati dal pesante bancale che ha travolto Borsato non gli hanno lasciato scampo. Stando alle ricostruzioni degli investigatori, Borsato aveva spostato un bancale di granulati per materie plastiche con il muletto. Poi, dallo stesso era sceso, e si era avvicinato agli altri bancali. È stato in quel momento che l’uomo è stato travolto dai bancali ed è morto schiacciato.

Quella di Borsato è solo l’ultima di una serie di morti sul lavoro nella Marca e nel veneto. Un bilancio sempre drammatico che, in base ai dati di Vega Engineering di Mestre, parla di 54 vittime in Veneto, 34 delle quali hanno perso la vita in occasione di lavoro e 20 in itinere. Dati, questi, che portano il Veneto al terzo posto in Italia dopo la Lombardia (88) e il Lazio (59). Ed è sempre tra le regioni più colpite considerando esclusivamente gli infortuni mortali avvenuti in occasione di lavoro. Gli stranieri deceduti sul lavoro nei primi sette mesi del 2019 sono 13 (9 dei quali in occasione di lavoro). Praticamente in Veneto una vittima su 4 è straniera. A Verona il maggior numero di infortuni mortali (16), seguita da Vicenza (15) e Padova (8), Treviso (6), Venezia (5) e Rovigo (4). Nessuna vittima nel bellunese. —

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