Incidente di Cordignano, l'addio a Tommy: «Darei la mia vita per Michele»

SAN FIOR. «Ti chiedo scusa Michele, darei la mia mia vita per salvarti – ha detto con la voce rotta dal pianto Carla, la mamma di Tommy - e tu, Tommy, da lassù dagli la forza in questi giorni terribili, anche alla mamma, al papà e al fratello». Ieri pomeriggio nella chiesa di San Fior si è celebrato il funerale di Tommy Saccon, lo studente di 19 anni sanfiorese deceduto nello schianto di giovedì sera a Godega. Il paese si è fermato per l’addio a uno dei suoi ragazzi.
MAMMA CORAGGIO. Mamma Carla al termine della cerimonia ha avuto la forza di salire sul pulpito, vincendo la riservatezza e il terribile dolore per la perdita del figlio. Gianmaria, fratello di Michele Zanette, che era qualche banco più indietro, ha poi voluto abbracciarla forte. I genitori di Michele sono a Trieste, dove il diciottenne amico di Tommy si trova ricoverato in rianimazione, in gravissime condizioni. Mamma Carla ha parlato a braccio, lei che non aveva mai parlato in pubblico.
«Come fanno ancora i nostri cuori a battere dopo questa immane tragedia, nessuna impresa ci potrà riportare Tommy – sono state le sue emozionate parole - dai forza al tuo papà, a tua sorella, ai nonni, agli zii e ai cugini, agli amici. Osam, (il terzo amico che si trovava in auto, ndr) perdonami per quei momenti che hai passato, ci hai dato conforto con le tue parole. Grazie anche a voi amici, per i ricordi che ci avete dato. Grazie a tutti voi che in questo giorno siete con noi, grazie a medici, vigili del fuoco, carabinieri che hanno fatto di tutto per salvare le vite quella sera».
LA LETTERA DI SANDY. La sorella maggiore di Tommy, Sandy, gli ha dedicato una lunga lettera. «La vita di mio fratello si è spenta troppo presto, una verità dolorosa da ammettere, se il destino ci ha strappato via Tommy, non possiamo fare altro che ricordarlo com’era, bello, buono e disponibile, sicuro, di poche parole ma generoso – ha scritto Sandy - Tommy ti vorrò sempre bene e sarò sempre felice di ricordarti come il mio caro fratellino. Questa tragedia possa renderci più consapevoli di quanto possa essere imprevedibile la vita e delle dure lotte che dovremo affrontare. Possa renderci grati ogni giorno della vicinanze delle persone».
CHIESA STRAPIENA. Tanti i giovani presenti alla cerimonia, dagli amici della compagnia e della classe 2000 di San Fior, ai compagni di scuola dell’Ipsia di Sacile. C’era una rappresentanza dell’istituto Marchesini e Della Valentina di Sacile, con i labari listati a lutto, partecipe inoltre l’intera amministrazione comunale di San Fior. «Tommy, l’informatica era la tua passione, i pomeriggi passati insieme ai videogiochi, a giocare a calcio sotto casa, a correre con i pattini in garage – è stato il ricordo degli amici della compagnia - Come dimenticarsi della scorsa estate, quando Michele ti aveva tagliato i capelli e tu te ne vergognavi. Noi ti ricordiamo così, spensierato e sempre disponibile. Ciao “Roccia”».
IL RICORDO DELL’IPSIA. Sul pulpito per ricordare Tommy con amici e compagni di scuola è salito anche Osam, il diciottenne che si trovava nella Mercedes, seduto dietro, ed è rimasto quasi illeso. Solo una piccola benda come brutto ricordo dell’incidente. «Tommy era una persona buona e sincera, un ragazzo che con poco ci strappava un sorriso – hanno detto commossi icompagni della terza B dell’Ipsia - è difficile pensare che non ci sarai più, ti porteremo con noi e sappiamo che ci seguirai». Dopo la cerimonia in chiesa, concelebrata da don Luca e da don Claudio ex parroco di San Fior, la salma di Tommy è stata tumulata nel cimitero della frazione di Pianzano di Godega.
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