Incendio nel palazzo di Busta, tre alloggi restano inagibili
L’amministratore condominiale Gallina: «Per fortuna i soccorsi sono stati tempestivi». Il sindaco di Montebelluna: «C’è una gara di solidarietà»

Tre appartamenti, di cui uno sfitto, ancora inagibili, altri 4 possono essere abitati, ma chi ci vive deve salire le scale con la mascherina FPP sul viso per non respirare monossido di carbonio. Nel frattempo sono tutti stati dimessi i sei inquilini, tra cui un minorenne, che erano stati portati negli ospedali di Montebelluna e Castelfranco per accertare se fossero rimasti intossicati dal fumo. Questa la situazione il giorno dopo dell'incendio che ha interessato il condominio che si affaccia sulla piazzetta di vicolo delle Mimose in centro a Busta.
Il ritorno dei pompieri
Ieri mattina i vigili del fuoco sono tornati nel condominio e hanno misurato, appartamento per appartamento, la concentrazione di monossido di carbonio e il risultato è stato che tre sono ancora inagibili. Indenni invece negozi e uffici del piano terra e gli appartamenti del primo piano.
«L'impresa che sta eseguendo la bonifica lavorerà anche sabato e domenica per rendere nuovamente agibile tutto -spiega Paolo Gallina, l'amministratore del condominio- I danni sono stati causati dal fumo che è salito per il vano scale e ha invaso corridoi e appartamenti del secondo piano. Ci sono da bonificare le pareti, le travi a vista del soffitto, i soffitti stessi».
L’innesco
A causare l'incendio è stato un cortocircuito al quadro elettrico delle antenne tv posto nello scantinato, ha preso fuoco del materiale accatastato nelle vicinanze e ha sprigionato un denso fumo che è salito per il vano scale che ha fatto da camino e al secondo piano si è diffuso nei due lunghi corridoi cominciando ad infiltrarsi negli appartamenti.
«Fortunatamente era tutto chiuso e l'incendio non è stato alimentato dall'ossigeno -aggiunge Paolo Gallina- altrimenti le fiamme potevano diffondersi in tutto il condominio e raggiungere il tetto».
L’allarme
«E fortunatamente -aggiunge Andrea Poloni, un inquilino- è accaduto verso le 20 e c'è stato chi si è accorto della presenza del fumo, se invece era di notte e stavamo tutti dormendo poteva essere una strage. È stato Victor il primo ad accorgersi: stava guardando la tivù, si spegneva e riaccendeva, poi si è spenta del tutto, ha sentito odore di fumo, ha aperto la porta e si è trovato davanti un muro di fumo nero». Dato l'allarme, mercoledì 2 luglio sera si sono precipitati sul posto, i vigili del fuoco, i carabinieri, il sindaco Adalberto Bordin e il dirigente dei lavori pubblici Stefano Gazzola. Chi era intrappolato in appartamento è stato fatto scendere utilizzando il cestello e tutto il condominio è stato sgomberato. In sei sono stati portati in ospedale. «Noi abbiamo messo a disposizione i sei alloggi di emergenza che abbiamo presso la protezione civile, accoglieranno una mamma e un figlio -spiega il sindaco Adalberto Bordin- gli altri hanno preferito trovare sistemazione presso parenti e i due che erano stati portati all'ospedale di Castelfranco poi è andato a prenderli un vicino. C'è stata una gara di solidarietà». —
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