Inaugurato il nuovo polo angiografico dell'ospedale di Conegliano

Nel corso dell'inaugurazione è stata annunciata anche l'attivazione dell'Unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia Vascolare dall'11 novembre prossimo

CONEGLIANO. È stato inaugurato oggi dal presidente della Regione, Luca Zaia, il nuovo Polo angiografico dell'ospedale di Conegliano (Treviso), ricavato al secondo piano del corpo centrale del Santa Maria dei Battuti. Nel corso dell'inaugurazione è stata annunciata anche l'attivazione dell'Unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia Vascolare dall'11 novembre prossimo.

La realizzazione della nuova area integrata dedicata alla Cardiologia e alla Radiologia interventistica ha richiesto nove mesi di lavori e un investimento di due milioni di euro.

La nuova area si sviluppa su 400 metri quadrati, e al suo interno sono stati collocati, tra l'altro, il cardioangiografo e l'angiografo vascolare di nuova generazione.

Fanno parte della dotazione anche un ecografo dedicato all'interventistica oncologica e vascolare, due poligrafi e due sistemi di mappaggio cardiologico, oltre alla strumentazione per la visualizzazione e la gestione dei parametri vitali del paziente, tutti connessi alla rete informatica aziendale.

Le sale angiografiche rispettano tutti i criteri di asepsi di una sala operatoria chirurgica, così da eseguire anche interventi di chirurgia tradizionale associata a radiologia interventistica, per malattie vascolari complesse come l'aneurisma aortico e le occlusioni iliaco-femorali. Unire le due sale angiografiche in un'unica piastra consente di creare due pool unici di personale infermieristico e tecnico che nell'ambito della giornata possono rendersi intercambiabili.

Al Santa Maria dei Battuti vengono effettuate ogni anno 550-600 procedure di Radiologia interventistica oncologica. Dal 2020, con l'entrata a regime delle nuove strutture, l'obiettivo è arrivare a 800-900. Nella sala di Emodinamica vengono eseguite oltre 1.300 procedure l'anno tra cui circa 600 angioplastiche, delle quali oltre 150 in regime di urgenza, disostruzioni e circa 25 valvuloplastiche.

Nel 2018 la Cardiologia ha superato i 2.000 ricoveri annuali e oltre 31.000 prestazioni ambulatoriali.

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