In pista Silvano Piazza e una pioggia di civiche

Cinque liste con Moretti: oltre al Pd e alla squadra della candidata si presentano raggruppamenti di moderati, imprenditori e associazioni
Antonio Zamberlan. PRESIDENTE CONTARINA
Antonio Zamberlan. PRESIDENTE CONTARINA

Silvano Piazza. È il sindaco di Silea l’ultimo nome battuto dai tam tam del Pd per le liste della regionali, e in molti in queste ore stanno cercando di far arrivare al sua candidatura con il massimo sostegno dei circoli, non solo dell’hinterland. Piazza è democratico sui generis, molto sensibile al tema dell’autonomia e da sempre fautore di un federalismo tributario che non penalizzi i comuni virtuosi e punisca gli amminsitratori spreconi. Per questo qualcuno aveva pensato di schierarlo nella terza lista civica che affiancherà la corsa della governatore Alessandra Moretti.

Già: oltre alla lista personale del governatore, dove potrebbero confluire nomi di imprenditori e di esponenti del settore sociale (a Treviso il primo è quello di Antonio Zamberlan, circolato già dallo scorso mese di dicembre), il centrosinistra sta pensando a una piccola galassia di civiche da affiancare a quella del Pd. Una è la civica dei moderati (lì i vari Marco Zabotti, Maria Gomierato, Donata Sartor, Pietro Dalla Libera e Carlo Casagrande); un’altra guarderà più a sinistra e al mondo dei comitati e delle associazioni (lì in molti, a cominciare dalla segreteria provinciale, vedrebbero l’ambientalista Andrea Zanoni, da 2 anni nel Pd dopo esser stato a Strasburgo per l’Idv); un’altra ancora vicina al mondo autonomista. Insomma, la Moretti punta a raccogliere consensi ad ampio raggio, dal fronte moderato a quello dei comitati e dell’ambientalismo, ma senza disdegnare istanze autonomiste e federaliste.

E la lista del Pd? Ormai comincia prendere forma: i nomi sono quelli di Daniele Ceschin, Giovanni Tonella, l’uscente Claudio Niero, con la possibilità che il lotto venga chiuso con i nomi di Piazza e Zanoni, perché entrambi ci tengono a entrare nella lista principale con il simbolo del partito. Poi le 4 donne: la candidatura potenziale di Lorena Andreetta, segretaria provinciale, ha scompaginato il quadro. Con lei potrebbero entrare Liana Bovolenta, Isabella Magro e Licia Albanese, ma sono della partita anche Donatella Santambrogio e, nel capoluogo, Paola Poldelmengo, Silvia Bertoncini, Maristella Caldato e Michela Nieri. E ancora Sandra Milani, molto vicina a lla big Rubinato.

Se così fosse, il Pd resterebbe scoperto sia nella Castellana (erano circolati i nomi di Alberto Scapin e Sebastiano Sartoretto), sia nel Vittoriese (dove i circoli puntano su Giacomo De Luca, Graziano Carnelos, Giacomo De Luca, Barbara De Nardi, Alessandro De Bastiani e Antonella Uliana).

Ma proprio sulle possibili candidature di Lorena Andreetta, e del responsabile organizzativo Daniele Ceschin, i parte della base è già in fibrillazione: c’è chi invoca il conflitto di interessi, asserendo che i due non possono essere contemporaneamente garanti e candidati.

Ma c’è già chi invita la Andreetta (e in subordine lo stesso Ceschin) a rassegnare le dimissioni. Non è un mistero che le regionali, come l’intesa fra i renziani ed ex Ds sulla Moretti, hanno modificato gli assetti che avevano portato la Andreetta a vincere di misura sul giovane Cimetta (dell’aera ex Ds). Se ne saprà di più da qui al 15 febbraio, termine ultimo per le assemblee di circolo che vogliano presentare candidature. Quindi il vaglio della segreteria provinciale, che porterà una rosa in assemblea provinciale.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso