In due anni prostitute più che dimezzate sulla Pontebbana a Spresiano

SPRESIANO. Nel giro di due anni la prostituzione a Spresiano si è più che dimezzata. Se fino al 2018 nei mesi estivi si contavano tra le 15 e le 20 lucciole che, ogni notte, offrivano il proprio corpo agli automobilisti di passaggio lungo la zona industriale di via Volta oppure nella più trafficata Pontebbana, ora non se ne contano più che nelle dita di una mano.
i dati
Il motivo? In questo caso non c’entra tanto il Covid, che nel periodo del lockdown ha messo in crisi anche l’attività di meretricio, quanto l’azione dei carabinieri della stazione del paese che stanno battendo a tappeto, quasi ogni sera, le strade a luci rosse di Spresiano, identificando le prostitute che, se trovate con documenti non in regola o comunque senza un giustificato motivo in zona, vengono munite di foglio di via dal paese. All’azione costante dei militari dell’Arma si alterna anche quella della polizia locale. E il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, non può che essere soddisfatto di questo dato: «È difficile sradicare completamente questo problema», commenta Della Pietra, «ma sicuramente è calato drasticamente il fenomeno della prostituzione nel paese e lo si vede. Per questo motivo ringrazio pubblicamente i carabinieri ed anche gli agenti della polizia locale per l’ottimo lavoro che stanno facendo». Rapine, aggressioni e altri reati sono spesso effetti collaterali della prostituzione. Con il calo dell’una, diminuiscono gli altri.
i reati
Meno gente poco raccomandabile che frequenta il paese per avere a che fare con le prostitute, meglio è. Se fino a due anni fa, tra Pontebbana e zona industriale, si trovavano una ventina di ragazze, in particolare provenienti dall’Est dell’Europa, e qualche trans brasiliano, nel corso dei controlli di qualche giorno fa ne sono state trovate appena cinque. «Un grande risultato», prosegue Della Pietra, «che dimostra come l’unità d’intenti abbia effetti positivi». Lo strumento usato per dare filo da torcere alla prostituzione è il foglio di via. I continui controlli e gli ingiustificati motivi addotti spesso dalle lucciole sulla loro presenza nel territorio, permettono la loro identificazione e la loro “espulsione”, pena una denuncia per chi trasgredisce.
Certo, l’azione capillare sul territorio sul fronte delle lucciole, se non accompagnata da una certa assiduità, potrebbe riproporre di nuovo lo stesso problema con il passare del tempo, tenuto conto del fatto che la Pontebbana è sempre stata una strada appetita dai gruppi criminali dell’Est Europa che gestiscono da anni il racket della prostituzione sulle arterie stradali della Marca tanto che, nel corso di recenti indagini, s’è scoperto che, in cambio di protezione, le donne pagano anche migliaia di euro al mese per “affittare” una postazione lungo la strada. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso