In centro a Treviso cinque isole ecologiche per nascondere i bidoni dei rifiuti

TREVISO. È stata una delle prime idee dell’amministrazione comunale: eliminare i mucchi di bidoni di rifiuti che troneggiano in vari punti della città, spesso a tempo indeterminato. Il progetto, concordato con Contarina, è ora all’esame degli uffici di Ca’ Sugana e riguarda cinque aree del centro storico, quelle dove insistono molti locali pubblici e dove il problema dell’ubicazione dei bidoni è più sentito. Nel giro di poche settimane, potrebbe essere definitivamente risolto.
Isole ecologiche. Il piano verrà pagato interamente da Contarina che si occuperà di fornire la strutture e operare anche una serie di interventi collaterali per il decoro e la riqualificazione degli ambiti urbani. Un esempio su tutti: l’area sotto il porticato che collega piazzetta San Parisio a via Manzoni dove tutti i giorni troneggiano bidoni di vetro e carta, oltre ad altri contenitori, nel via vai dei passanti.
La soluzione? Seguirà il piano inaugurato anni fa con le “mascherature” per i contenitori dei locali dietro piazza dei Signori, o sotto i portici della scalinata dei Trecento: verranno realizzati – in accordo con la Soprintendenza, e di qui il lavoro del Comune – dei contenitori, accessibili solo da quanti avranno le chiavi e dentro i quali posizionare i bidoni di carta, vetro, secco. Così facendo di fatto spariranno dalla vista dando la possibilità di riqualificare i vari contesti.
Dove saranno . La prima e forse più importante sarà quella sotto la loggia di San Parisio, dove Contarina e Comune stanno prevedendo anche un intervento per il rinnovo dell’illuminazione e il restauro dell’intera galleria. Poi in piazza Trentin, dove i bidoni dei vali locali della zona oggi trovano spazio all’aperto vicino al piccolo parchetto (non un belvedere); in viale Cadorna, dove oggi i bidoni di fatto sono lasciati a lato strada; e in piazzale Burchiellati, dove mascheratura permetterà di non vedere più i contenitori nei pressi del parchimetro.
Una quinta area dovrebbe ricadere in Rivale Comisso, l’area verde che termina con il porticato che conduce in Pescheria dove da tempo è segnalata la difficile convivenza con i bidoni di vetro e carta, poco pittoresca in riva al Cagnan.
Centro più tutelato. Ad esserne avvantaggiato sarà ovviamente l’aspetto del centro storico, che punta sempre più ad essere bomboniera per turisti e cittadini. Più difficile estendere il piano alle altre aree urbane della città, come inizialmente prospettato dall’amministrazione, con la realizzazione di vere e ampie isole ecologiche “rionali”. E pare definitivamente depennata la possibilità di realizzare dei depositi “a scomparsa”, interrati o quant’altro. Troppo costosi e poco pratici se no impossibili nelle zone tutelate.
Ecocentro. Nel bilancio dell’autorità di Bacino, pubblicato pochi giorni fa dopo l’ok del consiglio, c’è poi un altro investimento chiave per la città; vale circa 700 mila euro e riguarda l’ecocentro di viale della Serenissima. L’obiettivo è ampliarlo ed ammodernarlo, rendendolo capace di migliorare ancora la differenziazione del rifiuto, ma anche la gestione dei cassoni nonchè l’accesso dei cittadini. Piano che Contarina aveva cercato di avviare già con la passata amministrazione e che spera di concludere a breve con l’attuale. «Con la giunta e gli uffici c’è una proficua e attiva collaborazione» dice Franco Zanata di Contarina.
Riproduzione riservata © Tribuna di Treviso